Estate in libertà, la svolta grazie al piano vaccini che non va più piano
Prosegue l’accelerazione della campagna, ora perfino il segretario Pd Letta parla di riaperture. E si inizia a riflettere anche su quando si potranno abbandonare le mascherine
Test per l’esame di giornalismo sulla prospettiva di un’estate in libertà, che si è fatta più concreta grazie alla svolta sulla campagna di immunizzazione. Il candidato consideri che:
a) Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, ha deciso di imprimere una forte accelerazione al piano vaccini. Tanto che, d’ora in avanti, si chiamerà “veloce vaccini”.
b) Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni, ha proposto che coloro ai quali è stata somministrata la prima dose dell’antidoto possano ricevere il richiamo «in vacanza». Con ghiaccio, lime e un ombrellino.
c) Nel frattempo, la Russia ha registrato la versione mono-dose del siero Sputnik V, denominato Sputnik Light. Senza grassi e altamente digeribile.
d) Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha ipotizzato che «a fine estate si potrà fare un ragionamento anche sulla possibilità di togliere la mascherina all’aperto». Quindi essere un nomen omen è proprio un prerequisito per lavorare al Dicastero retto da Roberto Speranza!
Non c’è solo l’estate in libertà
e) L’ex bi-Premier Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S, ha attaccato frontalmente Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau. Affermando che l’impasse che ne sta rallentando l’investitura «verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio». A Giuseppi è già arrivata la solidarietà del Principe di Biancaneve.
f) Steven Zhang, presidente dell’Inter, dopo la conquista dello Scudetto ha ordinato un drastico taglio dei costi, che potrebbe riguardare anche i bonus legati alle vittorie sportive. Lo chiamano già ddl Zhang.
Ciò posto, il candidato consideri la seguente, ulteriore dichiarazione: «Vogliamo un’estate di successo del nostro turismo. Per questo siamo per riaperture in sicurezza e contro richiusure». E commenti, prescindendo da espressioni, diciamo, procto-facciali, il fatto che non l’abbia cinguettato il leader leghista Matteo Salvini, bensì il segretario dem Enrico “stai sereno” Letta.