Eternit, una lettera di Ignazio Marino a Matteo Renzi
Ignazio Marino, il sindaco di Casale Monferrato e gli altri sindaci italiani chiedono l’introduzione del reato di “disastro ambientale”. Ecco la lettera indirizzata a Matteo Renzi
E' partito dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e da Concetta Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, l'appello a tutti i sindaci italiani per introdurre il reato di "disastro ambientale", il cui periodo di prescrizione sia, eventualmente, da ancorare al momento in cui si verificano gli eventi dannosi.
Il dibattito si era riaperto dopo la sentenza della Cassazione della settimana scorsa sulle morti per amianto a Casale Monferrato, comune in provincia di Alessandria, dove era in attività fino al 1986 una cava di eternit. La cava venne chiusa dopo la scoperta del pericolo mortale che l'Eternit comportava, con il rischio per chi lo inalasse di contrarre, a distanza di decenni, il mesotelioma, una malattia mortale.
La sentenza di precrizione ha indignato il paese ed i sindaci dell'ANCI che hanno risposto all'appello di Marino per intervenire su questo tema, inviando ai presidenti dei due rami del Parlamento ed al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, una lettera in cui si richiede, appunto, l'introduzione nel codice penale del reato di "disastro ambientale".
Nella lettera firmata ieri pomeriggio in Campidoglio da Marino e Palazzetti, a cui si sono associati anche i sindaci dell'ANCI si può leggere: "All''esito del processo eternit si è pervenuti a causa di una carenza normativa, poichè non può dubitarsi che il reato dichiarato prescritto, il cosiddetto ''disastro doloso innominato'', fu previsto dal legislatore del 1930 per ipotesi del tutto diverse da quelle che si sono verificate a Casale Monferrato.
Noi sindaci delle città d'Italia sentiamo da vicino l'angoscia che di fronte a questi fatti esprimono i nostri cittadini e chiediamo al Parlamento di promuovere ogni iniziativa legislativa diretta a promuovere la tutela delle persone di fronte alle condotte che generano danni ambientali. Chiediamo in particolare di introdurre il reato di ''disastro ambientale'', la cui eventuale prescrizione sia ancorata al momento in cui si verificano gli eventi dannosi".
Continua più avanti la lettera: "Se, come ha affermato il procuratore generale, v'è contraddizione tra diritto e giustizia, l'intera comunità nazionale deve adoperarsi perchè nessuno sia chiamato a scegliere di affermare il diritto a scapito della giustizia. Siamo certi che una pronta risposta legislativa in questa materia costituisca il migliore antidoto di fronte allo sgomento che ha colpito l'intera comunità' nazionale in questi giorni".
Ha aggiunto poi il sindaco Marino prima di firmare la lettera: "La nostra richiesta è quella che si riveda il codice penale con l'introduzione di norme severe e rigorose per il disastro ambientale".
Per una volta, bravo Marino!