Euro 2020, il quadro degli ottavi di finale: Germania qualificata in extremis
Belgio e Olanda a punteggio pieno, Inghilterra e Francia a corrente alternata. Spagna sbloccata, delusione Polonia
Giro di boa di Euro 2020. Archiviate le 36 partite della fase a gironi è completo il quadro della fase ad eliminazione diretta. Con esso arrivano le prime sentenze: detto già degli Azzurri ai limiti della perfezione nel girone A, tutti i promossi e bocciati di questa prima fase.
Euro 2020, il quadro completo degli ottavi di finale
Belgio-Portogallo | Siviglia | 27/06, Ore 21 |
ITALIA-Austria | Londra | 26/06, Ore 21 |
Francia-Svizzera | Bucarest | 28/06, Ore 21 |
Croazia-Spagna | Copenaghen | 28/06, Ore 18 |
Svezia-Ucraina | Glasgow | 29/06, Ore 21 |
Inghilterra-Germania | Londra | 29/06, Ore 18 |
Olanda-Repubblica Ceca | Budapest | 27/06, Ore 18 |
Galles-Danimarca | Amsterdam | 26/06, Ore 18 |
Belgio e Olanda, en plein come l’Italia
Così come alla fine del secondo turno, il “Benelux del pallone” tiene il passo dell’Italia chiudendo il girone a punteggio pieno. Il Belgio in primis, che batte agevolmente anche la Finlandia. I Diavoli Rossi creano con estrema facilità le occasioni da rete, sia con azioni manovrate in ampiezza, sia con imbucate centrali tramite l’asse letale De Bruyne-Lukaku. Qualità nei titolari ma anche nelle riserve che ha raggiunto anche una buona dose di esperienza internazionale: la candidatura ad arrivare in fondo è concreta, ma il percorso sarà durissimo. Per arrivare alla finale di Wembley ci sarebbero nell’ordine Portogallo, Italia e Francia.
Come l’Italia, anche l’Olanda fa 3/3 in casa e con 8 gol fatti è la squadra più prolifica di questa prima fase di Euro 2020. La squadra di De Boer dimostra qualche piccolo passaggio a vuoto anche con la Macedonia del Nord, ma dopo un avvio letargico ingrana con i gioielli che si sono messi più in mostra finora, Depay e Wijnaldum. Per gli Oranje rimane la sensazione di squadra non attrezzata per vincere ma se in giornata in grado di dare fastidio a tutte. Inoltre nella parte bassa di tabellone c’è terreno per sperare, se sfruttato a dovere può arrivare lontano.
Girone F da montagne russe: la Germania si salva in extremis
Fase a gironi chiusa con lo scoppiettante girone F. Doveva essere il girone di ferro di Euro 2020, con tre squadre di primissimo livello ed una comprimaria, invece l’Ungheria ha venduto cara la pelle fino all’ultimo minuto, sfiorando un’impresa storica, ossia eliminare a domicilio la Germania al primo turno. Un sogno svanito al minuto 84, col destro di Goretzka che spegne l’entusiasmo di una Nazione che – ironia della sorte di questo europeo itinerante – stava esultando guardando un’altra partita.
A Budapest, con più di metà stadio “attaccato alle radioline” per sapere il risultato di Monaco, il remake della finale di Euro 2016 ha regalato lo stesso risultato (2-2) ma di ben altre sembianze. Una partita tra superpotenze decisa da episodi arbitrali, alcuni dei quali discutibili: tre rigori ed un gol su azione prima annullato per fuorigioco e poi convalidato dal Var. Tuttavia la partita ha dimostrato come la Francia, seppur superiore per individualità, non è una spanna al di sopra della concorrenza come in molti credevano alla vigilia. Il Portogallo trascinato da Cristiano Ronaldo ha messo in serio percolo il primo posto nel girone dei galletti.
Un girone di alto livello deciso da un ultimo turno da montagne russe con la classifica che cambiava di continuo. Ci si attendeva spettacolo e le attese sono state smentite, anche per merito dell’Ungheria del ct Marco Rossi. Da un girone così vengono fuori due ottavi di finale di assoluto spessore: Belgio-Portogallo e Inghilterra-Germania a Wembley. Ci sarà da divertirsi.
Inghilterra avanti senza convincere, la Spagna si sblocca
Tra le big di Euro 2020 va avanti come prima del girone anche l’Inghilterra, ma senza impressionare particolarmente. Gli effettivi di Southgate sono di assoluto valore e non solo nell’11 titolare, vedasi le prestazioni di Saka e Grealish contro la Repubblica Ceca. La Nazionale dei Tre leoni è l’unica assieme all’Italia che ha tenuto la porta inviolata in questi primi 270 minuti, ma ha fatto solo due gol in tre partite. Non è solo un problema di Harry Kane, uno dei centravanti più attesi, ma di una squadra andata a segno esclusivamente con un giocatore, Raheem Sterling. Gli inglesi appaiono avere un motore che è andato spesso sotto i giri consentiti, per questo aver ottenuto tre clean sheet è stato fondamentale: una crescita nell’ottavo contro la Germania è attesa e necessaria.
Come la crescita fatta intravedere dalla Spagna in quest’ultimo turno. Era la big che rischiava più di tutte alla vigilia data la complicata situazione di classifica, ma a La Cartuja di Siviglia è arrivato un segnale forte e chiaro con la cinquina rifilata alla Slovacchia. Luis Enrique ritrova Busquets in mezzo al campo e un po’ di serenità, nonostante un inizio che non lasciava presagire nulla di buono, come il secondo errore consecutivo dal dischetto, stavolta ad opera di Morata. Il portiere slovacco Dubravka prima para il rigore ma poi fa un incredibile autogol spalancando la strada a La Roja che nella ripresa fa valere la differenza tecnica e dilaga: dopo aver visto i fantasmi si è sbloccata. Una conferma è attesa dall’ottavo di finale contro un’altra squadra apparsa in crescita, la Croazia trascinata da Modric e Perisic.
Ci Piace e non Ci Piace: Danimarca e Polonia
Il premio andrebbe al girone fatto dall’Ungheria, ma si vuole premiare la Danimarca perché la qualificazione agli ottavi non ha un valore meramente sportivo. Dopo l’angosciante minuto 42 dell’esordio, per la squadra e per i danesi in generale Euro 2020 ha assunto un significato diverso. Il carattere messo dai giocatori di Hjulmand ha prima fatto spaventare il Belgio nel primo tempo e poi messo sotto i russi in un autentico spareggio per passare come seconda nel girone B. I 4 gol rifilati alla Russia hanno completato un piccolo miracolo sportivo, che 11 giocatori in campo e 23mila tifosi sugli spalti, hanno dedicato a Christian Eriksen.
Se l’Ungheria è stata dipinta come sorpresa in positivo, la palma di sorpresa in negativo va alla Polonia, la vera delusione tra le 8 che non hanno superato il turno. I polacchi non avevano ambizioni di vittoria, ma nel girone E partivano come seconda forza, vanificata dalla partita buttata contro la Slovacchia. Lewandowski anche nell’ultimo turno con la Svezia ha provato a trascinare la squadra ma i suoi tre gol in tre partite non sono bastati. Una Nazionale che conta giocatori di ottimo livello come Zielinski, Krychowiak e Szczesny (oltre agli “italiani” Dawidowicz, Linetty e Bereszynski) non può terminare ultima con un solo punto all’attivo.