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Europa in af-Fitto, avviso di sfratto per la maggioranza URRSula?

È rottura tra popolari e socialisti Ue dopo i veti incrociati (anche) sul Ministro di FdI: il Premier Meloni accusa il Pd di anti-italianità, e la von der Leyen torna improvvisamente in bilico

Raffaele Fitto durante l’audizione di conferma come Commissario e Vicepresidente esecutivo dell’Europa

Raffaele Fitto durante l’audizione di conferma come Commissario e Vicepresidente esecutivo Ue (© Europarl.europa.eu)

E ora l’Europa è piombata in una crisi (letteralmente) esistenziale, col Belpaese al seguito – polemico. Inevitabile, visto che tutto o quasi ruota attorno al nome di Raffaele Fitto, o meglio alla funzione che questi dovrebbe ricoprire nella prossima Commissione Ue. Il cui Presidente (ri)eletto Ursula von der Leyen si ritrova quindi con la poltrona tornata improvvisamente traballante.

Raffaele Fitto durante l’audizione di conferma come Commissario e Vicepresidente esecutivo dell’Europa
Raffaele Fitto durante l’audizione di conferma come Commissario e Vicepresidente esecutivo Ue (© Europarl.europa.eu)

Europa in af-Fitto

L’attuale responsabile tricolore per il PNRR è stato nominato vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme. Ruolo che, come tutti quelli del prossimo euro-Governo, dev’essere ratificato dal Parlamento Europeo anche in seguito alle audizioni di questi giorni. Che però, come spiega l’Adnkronos, hanno visto affiorare una serie di veti incrociati, soprattutto tra Partito Popolare Europeo e Partito Socialista Europeo.

Ursula von der Leyen, Commissione Ue
Ursula von der Leyen (© Parlamento Europeo / Wikimedia Commons)

Nel mirino dei popolari, scrive l’ANSA, c’è la spagnola Teresa Ribera, cui viene imputata la pessima gestione dell’emergenza alluvioni in patria in quanto titolare della Transizione ecologica. E i socialisti si sono “vendicati” sull’ex Governatore della Puglia, non tanto perché considerato inadeguato, quanto per via dell’affiliazione ai Conservatori e Riformisti. Gruppo che non fa parte della coalizione(comprendente anche liberali e verdi) che lo scorso luglio sostenne il bis dell’alta papavera teutonica.

La von der Leyen torna in bilico

Il problema nel problema, visto da Roma, è che all’interno di S&D la componente più numerosa è quella del Pd. Il cui più autorevole rappresentante, Sergio Mattarella, ha peraltro formulato all’esponente di FdI, come rileva Rai News, «gli auguri per l’affidamento dell’incarico – così importante per l’Italia». Di qui l’accusa di anti-patriottismo mossa dal Premier Giorgia Meloni, aggiunge Il Giornale, al segretario dem Elly Schlein.

Elly Schlein
Elly Schlein (immagine dalla sua pagina Facebook)

«Possibile che preferisca mettere il proprio partito davanti all’interesse collettivo?» si è chiesto l’inquilino di Palazzo Chigi. Per quanto anche il Ministro per gli Affari europei, come riporta Avvenire, abbia garantito ai torquemada strasburghesi di voler agire «esclusivamente nell’interesse della nostra Unione». Aggiungendo che «non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro».

Niente da fare, perché fonti della sinistra comunitaria, come riferisce Sky TG24, hanno fatto sapere che «si è rotta completamente la fiducia con il PPE». Certo, «c’è ancora tempo», ha assicurato Roberta Metsola, numero uno dell’Eurocamera, ricordando che la Plenaria voterà l’intero esecutivo del Vecchio Continente il 27 novembre.

Roberta Metsola
Roberta Metsola (immagine dalla sua pagina Facebook)

Lo strappo, però, starà sicuramente facendo dormire sonni agitati alla Baronessa, perché in quest’Europa in af-Fitto potrebbe star arrivando un avviso di sfratto per la maggioranza URSSula. Il che sarebbe, a prescindere da qualsiasi discorso campanilistico, un’ottima notizia.