Evasione ATAC, tornelli all’uscita delle stazioni in Municipio X
Ma cosa ne pensano i pendolari? Reportage tra i viaggiatori
Uno dei grandi problemi che l'ATAC deve affrontare, è l’evasione del biglietto, fenomeno che riguarda in modo quasi incontrastato tutta Roma, soprattutto poi lì dove sono presenti le vecchie stazioni ancora attive, che peccano – per la loro struttura – di punti di ingresso che favoriscono l’entrata senza biglietto.
Tra queste rientrano anche la maggior parte delle stazioni del X Municipio, presenti sul territorio di Ostia. A questo fenomeno l’ATAC vorrebbe trovare una soluzione, inserendo all’uscita delle proprie fermate i tornelli elettronici che chiedono il biglietto (allo stesso modo di come si fa all’entrata delle stazioni). Questa proposta, già discussa per le nuove fermate della Metro B1, ora la si vorrebbe portare nelle realtà lidensi, dove questo fenomeno è presente. I nuovi tornelli sarebbero posizionati nelle vecchie stazioni di Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. Sulla questione abbiamo voluto sentire l’opinione dei viaggiatori delle stazioni interessate, e capire se questa soluzione è un problema prioritario nei numerosi disagi ATAC.
STAZIONE STELLA POLARE. Alla stazione di Stella Polare, i viaggiatori dicono che è semplice capire chi evade il biglietto, dato che è ben visibile scorgere chi salta gli attuali tornelli d’uscita per entrare (soprattutto se posizionati nelle zone poco sorvegliate della stazione), oppure ritrovarsi l’evasore attaccato dietro mentre si passa all’entrata dei tornelli elettronici, facendo tutto ciò nella totale assenza di controllori che possano sanzionare tale comportamento. Qui sono favorevoli all’introduzione dei tornelli all’uscita delle fermate, ben sapendo che però il problema è la mancanza della cultura di fare il biglietto. Per provare a limitare il problema, ci confessano che sarebbe bella la reintroduzione del “bigliettaio” sui mezzi, in chiave molto vintage, che limiterebbe tale fenomeno – migliorando le casse ATAC – e soprattutto darebbe più sicurezza ai viaggiatori, facendo anche da deterrente contro le violenze ai danni del personale dell’azienda.
Nonostante i favori all’unanimità della causa, i viaggiatori non definiscono il problema dell’evasione del biglietto una questione prioritaria, poiché la stessa stazione di Stella Polare vede un problema d’illuminazione nel sottopassaggio, che durante la giornata diventa anche un punto di bivacco per extracomunitari. Altro problema prioritario è il servizio carente dell’ATAC, che collega male numerose zone del X Municipio e confinanti, come l’Infernetto e Torvaianica. La colpa di questi disagi, secondo i viaggiatori, risiede in un’amministrazione che non riserva investimenti nella mobilità pubblica, per potenziare i mezzi di trasporto e collegare meglio le zone. Ovviamente anche l’ATAC – con i propri dirigenti – ha le sue colpe, visto che dovrebbero intraprendere un discorso d’innovazione e miglioramento del servizio che offrono.
STAZIOE CASTEL FUSANO. Parlando con i viaggiatori della stazione di Castel Fusano, emerge una certa contrarietà a questa innovazione. Infatti credono che l’azienda si stia inventando di tutto per fare cassa, nonostante i loro notevoli disservizi. Se da una parte la gente è cosciente della gravità dell’evasione del biglietto (testimonianze dicono che tante persone saltano i tornelli d’uscita della stessa stazione per entrare), dall’altro invitano l’ATAC a guardare a problemi prioritari come gli autobus che non passano mai, i loro mezzi vecchi che girano e i numerosi furti che avvengono al loro interno.
Rimanendo poi nella realtà del X Municipio, suggeriscono di lavorare per attivare la stazione in disuso di “Acilia Sud-Dragona”, che verrebbe comodissima agli abitanti che vivono quella zona. La colpa di tale disservizio, sempre per gli intervistati, è del Comune, che sulla questione Mobilità Pubblica non ha una linea sui problemi concreti, come ci dimostra l’attivazione dell’autobus “Shopping Circolare”, un servizio gratuito che fa girare le persone per i negozi del centro. Quindi gli stetti intervistati invitano l’ATAC a diminuire il biglietto, visto il carente servizio che mettono in atto, e poi a intraprendere una politica concreta per risolvere i disagi di chi viaggia,, in maniera tale di riavvicinare così le persone all’acquisto del biglietto e non evaderlo.
STAZIONE CRISTOFORO COLOMBO. Finendo con la stazione di Cristoforo Colombo, vediamo come qui ci siano i viaggiatori più innervositi per i tanti disagi ATAC. Nessuno crede che l’innovazione dei tornelli servirà a qualcosa, anzi la reputano un’iniziativa che sprecherà ulteriori soldi. Infatti bisogna considerare, a loro parere, che già l’attuazione delle macchinette elettroniche ha invogliato numerose persone a fare il biglietto, soprattutto poi in questa stazione dove presenzia spesso un controllore che evita i fenomeni denunciati.
Consigliano quindi all’ATAC di guardare ai problemi concreti, in particolar modo poi quelli presenti in questa zona. Cominciando con il rafforzamento della linea dello 061, che d’inverno passa solamente ogni ora e mezza, e collega la stazione di Cristoforo Colombo con Campo Ascolano (frazione del comune di Pomezia). La linea, oltre a essere fortemente rallentata per diatribe tra il comune pometino e romano sulla gestione del percorso, la domenica è addirittura sospesa, creando notevoli disagi agli abitanti che vorrebbero transitare tra le due zone. I viaggiatori, se avessero la possibilità di parlare con un'istituzione, proporrebbero l’allungamento di due fermate dell’attuale “Roma-Lido”, proseguendo da dopo Colombo con una fermata a metà dei Cancelli (che risolverebbe il problema del traffico estivo in quell’area) e una a Campo Ascolano.
Ma non si devono fermare qui le migliorie che deve compiere l’ATAC, dato che va anche fatto un ampio investimento su nuovi mezzi, visto che proprio il 13 Dicembre 2014 un treno della linea “Roma-Lido” ha preso fuoco a metà percorso. Sulla proposta dei tornelli elettronici all’uscita, c’è chi riflettendoci sopra fa notare come il tempo del biglietto orario debba essere rivisto con una simile innovazione, dato che sempre per i disagi dei mezzi spesso si sfora nella durata massima concessa per il viaggio prestabilito.