Evasione fiscale: storia della coppia che nascondeva 8 mln di euro in giardino
I coniugi bresciani sono stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale
Immaginate una coppia di quarantenni, una vita semplice, due che non si fanno notare dai vicini o in città, eppure nascondono nel terreno di casa, nel bresciano, ben 8 milioni di euro in contanti. Denaro “sporco” che secondo i carabinieri di Brescia e della Guardia di Finanza i due hanno sotterrato per tenere celata la loro occupazione segreta ai vertici di un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
Coinvolti nel blitz anche il figlio di 22 anni e una zia materna più 77 persone iscritte nel registro degli indagati, di essi 22 in arresto. Secondo le indagini iniziate nel 2019 l’associazione criminale avrebbe messo fatture false per oltre 500 milioni di euro evadendo 93 milioni di imposte.
I due coniugi si occupavano “direttamente e personalmente della creazione di fatture false fornendo un contributo materiale fondamentale per la stessa vita dell’organizzazione”.
L’accusa per la donna, braccio destro con mansioni sostanzialmente identiche a quelle svolte dal marito, è quella di aver costruito “imprese individuali e società cartiere al solo fine di emettere fatture per operazioni inesistenti a copertura degli acquisti di materiale ferroso e non, in nero, individuando prestanome, strutture e mezzi per dare loro una parvenza di operatività”. Insospettabili, incredibili, ma non impossibili.
Al momento si trovano entrambi in carcere.
Secondo gli ultimi aggiornamenti i coniugi avrebbero confessato, ammettendo con il loro avvocato, alcuni reati contestati dalla Procura.