Eventi e mostre: ecco il piano di Atac per riqualificare le ex rimesse
L’azienda permetterà a degli investitori di organizzare manifestazioni, di natura sociale o artistica, nei locali di tre depositi in disuso in attesa della vendita
Consentire ad operatori finanziari e investitori interessati di riqualificare strutture, al momento in disuso, per attività temporanee di stampo culturale e sociale. Questo lo scopo per il quale Atac ha reso pubblico in questi giorni un avviso di manifestazione di interesse.
Il progetto – che punta a replicare quanto di positivo già fatto negli ex locali della Cassa Depositi e Prestiti o delle vecchie caserme di via Guido Reni – parte dall'idea di valorizzare rimesse o depositi di autobus ormai dismessi.
Tre in particolare sono le costruzioni che saranno coinvolte nel piano: la rimessa "Vittoria" di piazza Bainsizza, la rimessa "Ragusa" di piazza Ragusa e la rimessa "San Paolo" di via Alessandro Severo.
"Atac intende applicare tale progetto di rigenerazione immobili non in uso per la durata massima di 8 mesi, prorogabili non oltre il momento della cessione", fa sapere il Dg Paolo Simioni nel provvedimento di autorizzazione.
"L'obiettivo, stante la peculiarità delle strutture, il loro valore urbanistico e il loro posizionamento nella città – prosegue Simioni – è quello di affidarne temporaneamente l'utilizzo in modo da assicurarsi in primo luogo un flusso di reddito e la riduzione o l'annullamento per Atac dei costi di gestione e di vigilanza e in secondo luogo la migliore valorizzazione degli immobili – preferibilmente culturale e/o sociale orientata al territorio – il costante presidio e la manutenzione degli impianti stessi, grande visibilità per l'immobile in ottica di ricerca di un acquirente".
In cambio di un conguaglio economico e del 25% sui ricavi, l'azienda permetterà a dei privati di organizzare nei suddetti locali mostre, eventi, festival o altre manifestazioni di natura artistica.
Una mossa che, oltre alla riqualificazione, consentirà così ad Atac di ammortizzare le spese di manutenzione in attesa della vendita già prevista dalla procedura di concordato preventivo.