Fabian Ruiz manda il Napoli in vetta, la Juve spera: la ventisettesima di Serie A
Il rallentamento delle milanesi permette a Spalletti di tornare avanti. Allegri, vincente a Empoli, si fa sotto. In coda colpaccio del Cagliari a Torino
Con il Monday night va in archivio un’altra lunghissima giornata di Serie A, non avara di sorprese e con ulteriori rallentamenti in testa. Il Napoli torna a pareggiare i conti col Milan e si ricrea il binomio di inizio stagione, con alle porte lo scontro diretto.
A cinque secondi dalla fine il timbro di Ruiz
L’ennesimo pareggio tra i big che si trasforma in una preziosa vittoria a cinque secondi dal termine. Il Napoli sbanca l’Olimpico di Roma in una partita che può valere la svolta della stagione, per prestazione e carattere. Lazio migliore nel primo tempo con diverse occasioni per sbloccarla, soprattutto con Luis Alberto. Terminata un’ottima prima ora della squadra di Sarri, il Napoli va avanti grazie ad un errore di impostazione della Lazio e al fendente di Insigne, al primo gol su azione in questa Serie A. Gli azzurri prendono in mano la partita e vanno più volte vicini al raddoppio (doppietta di Insigne annullata dal Var), ma è la volée di Pedro che a pochi secondi dal 90’ sa di fine.
Invece il Napoli la vince di carattere allo scadere: transizione guidata da Elmas che scarica su Insigne che a sua volta accomoda per il sinistro decisivo di Fabian Ruiz dai 18 metri all’angolino. Lo spirito combattivo partenopeo si vede anche nei risultati: il Napoli è la squadra che ha conquistato più punti nel 2022, 18 in 8 gare. Per la Lazio il rammarico di un pareggio sfumato all’ultimo ma con la consapevolezza di una buona prestazione, con la pecca di una fase difensiva ancora deficitaria.
Inter e Milan non sanno più vincere
Il Napoli è in testa perché ha approfittato dell’ulteriore rallentamento delle milanesi. Se per il Milan c’è molta rabbia, dalle parti nerazzurre proviene una maggiore preoccupazione. Dopo il pareggio di Salerno, anche in casa con l’Udinese arriva un mezzo passo falso. Il Diavolo indirizza la sfida con lo spunto del solito Leao ma nella ripresa con il passare dei minuti si spegne e permettere all’Udinese di rientrare in partita. Pioli schiuma rabbia per il “come”: Udogie con il braccio accompagna il pallone vagante dopo una rovesciata sporca di Pereyra scatenando l’ira rossonera, soprattutto dopo la convalida del Var.
L’Inter tuttavia non ride, perché dopo la sconfitta col Sassuolo si arena ad un triste 0-0 a Marassi contro un Genoa tutto cuore, in una partita non certo indimenticabile. L’unica occasione degna di nota è la traversa di D’Ambrosio, e tutto ciò non può bastare ad Inzaghi. I numeri recenti sono impietosi: in Serie A l’ultima vittoria risale al 22 gennaio, con la zampata all’ultimo secondo di Dzeko col Venezia; solo quattro gol nelle ultime sei partite; nove punti nelle ultime sette.
Juventus e Atalanta si avvicinano, Roma all’ultimo respiro
Nel rallentamento generale la Juventus può sognare. La Vecchia Signora vendica la partita d’andata e vince a Empoli 3-2. A togliere le castagne dal fuoco ad Allegri è ancora Vlahovic, autore di una doppietta nella ripresa, ma sono arrivate buone risposte anche dai protagonisti del primo gol, ossia Kean e Rabiot. Rimane la prestazione al netto di moltissimi assenti. I toscani hanno riaperto due volte la sfida ma non è bastato: nel girone d’andata la Juventus avrebbe perso partite di questo tipo, mentre ora sono 13 i risultati utili consecutivi in Serie A, con la sconfitta che manca da esattamente tre mesi. Bianconeri a -7 dalla testa e a +3 sull’Atalanta che passeggia sulla Sampdoria. Il poker rifilato ai blucerchiati nel Monday Night consente a Gasperini di guardare alle prossime sfide con rinnovata fiducia e la possibilità di recuperare qualche pedina da adesso ad un settimana, quando sarà di scena a Roma.
Roma che vince a La Spezia di misura al termine di una partita che ha dell’incredibile. I giallorossi creano 15 occasioni da rete (il quantitativo delle ultime 4-5 uscite giallorosse) di cui 10 nitide, 31 i tiri totali. Tra legni (4), miracoli di Provedel e errori sotto porta, la palla non riusciva ad entrare. Solo un calcio di rigore nell’ultima caotica azione della partita ha permesso alla Roma di venirne a capo al minuto 98 con Abraham, che ha mancato tre grandi occasioni ma che è rimasto freddo dal dischetto. Vittoria che sa di liberazione, per le modalità e visti i tre pareggi di fila: bicchiere mezzo pieno per la prestazione, mezzo vuoto per il cinismo.
Centrogruppo: altro scatto del Cagliari
Se la Fiorentina perde terreno dalla zona Champions dopo la sconfitta sul finale rimediata col Sassuolo, il Verona raggiunge 40 punti ed è già salvo: lo fa con una tripletta del “Cholito” Simeone sul Venezia che è entrato ufficialmente in zona retrocessione. È infatti del Cagliari il colpaccio della giornata, che batte a domicilio il Torino dopo una gara tirata e si porta al quartultimo posto a +3 dai lagunari. Agli ultimi due posti, ancora dei passettini in avanti per Salernitana (1-1 col Bologna) e Genoa, che con l’Inter mette a referto il quinto pareggio di fila.
Ci Piace e Non Ci Piace: Giovanni Simeone e Var
Bentornato a Giovanni Simeone: 84 giorni dopo l’argentino torna a timbrare col botto, per una tripletta che porta il Verona alla virtuale salvezza e lui a 15 gol stagionali, al terzo posto nella classifica marcatori. È già la sua migliore stagione di sempre in Serie A.
Malus al Var, ancora oggetto di tante, troppe polemiche, soprattutto nell’occasione del gol Udogie, dove addirittura il diretto interessato ha ammesso di averla fatta franca. In tempo di supporto tecnologico, cose del genere non dovrebbero accadere più.