Factory365, la giovanile del PD si rilancia partendo da Roma
Factory365, Renzi parla ai Giovani Democratici: “Diventate classe dirigente”. Il resoconto della due giorni a Testaccio
Si è conclusa ieri la due giorni dei Giovani Democratici, l'organizzazione giovanile del Partito Democratico. L'iniziativa, dal nome Factory365, aveva due obiettivi: dimostrare che i giovani del partito ci sono e devono partecipare attivamente alla progettualità del PD, e rilanciare l'organizzazione stessa del gruppo democratico tramite un evento che non passa inosservato.
Invero, ambedue gli obiettivi sembrano essere stati raggiunti. Durante il primo giorno dell'evento, e cioè il 7 dicembre, la sala principale, sita nell'ex Mattatoio di Testaccio, era letteralmente piena di ospiti, partecipanti ai tavoli tematici, coordinatori, militanti, simpatizzanti o semplici curiosi. E proprio in quella prima giornata sono state prodotte le proposte della Factory365, elaborate sui ben cinquantasette tavoli di lavoro, distribuiti tra economia, lavoro, società, diritti, ambiente, scuola e tanto altro ancora. Ogni tavolo, in quel giorno, ha prodotto una o più proposte sotto il patrocinio di professionisti della materia, tra cui senatori e deputati della Repubblica, nonché membri del governo nazionale (sottosegretari), di cui il Partito Democratico terrà conto nella sua attività di coordinamento e progettazione politica con il governo.
Gli ospiti poi non sono mancati. Primo fra tutti il sindaco di Roma Ignazio Marino, arrivato in bicicletta, che ha preso la parola e, dopo essersi congratulato con i GD, ha parlato della necessità di cambiare la nostra Capitale, in questi giorni in preda ad una tempesta politico-giudiziaria. Il secondo giorno sono poi intervenuti fra gli altri il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, l'ex presidente Cuperlo e, dulcis in fundo, lo stesso segretario e premier del Paese Matteo Renzi, che ha parlato per più di mezz'ora. Significativo l'appello e la sfida del primo ministro all'organizzazione giovanile: "Diventate gruppo dirigente", contribuendo al cambiamento in corso. Ed è stato questo un appello recepito dal coordinatore nazionale dei GD Andrea Baldini, che ha replicato: "Noi dobbiamo raccogliere la sfida e oggi abbiamo solo iniziato a dimostrarlo, chiamando tutto il partito a confrontarsi non solo con noi, ma con un’intera generazione. Non ci aspettavamo certo che Renzi venisse a lisciarci il pelo, ma gli chiedevamo di aprire un confronto con tutti i giovani. E ci siamo riusciti".