Fame nervosa addio, arriva la griffonia! Ecco come perdere peso in salute
Come sempre la natura ci fornisce sempre validi aiuti e sta allo specialista individuare quello più adatto al singolo individuo
Sovrappeso e obesità sono quasi sempre espressioni di uno stile di vita e alimentare scorretto, anche se non sempre ne siamo consapevoli. Stili di vita frenetici, stress e preoccupazioni, condizioni purtroppo tipiche della nostra società, conducono troppo spesso a trovare conforto nel cibo e a ripiegare su alimenti poco sani consumati velocemente tra un impegno e l’altro. L’assunzione di alimenti nutrizionalmente squilibrati in una condizione di continuo stress è quello che più frequentemente osservo nei miei pazienti.
Fame nervosa: il cibo diventa un anti stress
Ed è noto che l’organismo, si protegge dall’ambiente esterno, fonte di tensioni, preoccupazioni, “pericoli” (o così percepiti dalla nostra mente) creando una “barriera”, con il tessuto adiposo, che ha una funzione di “protezione” isolandoci o distanziandoci dall’esterno. In queste condizioni di stress prolungato, anche un’alimentazione di per sé non eccessivamente calorica ci porta a prendere peso rapidamente e allo stesso tempo ci induce a consumare pasti poco abbondanti e incompleti dal punto di vista nutrizionale ma frequenti nell’arco della giornata, spesso alla ricerca di quei junk foods (cibo spazzatura).
Questa è tra le principali cause che conduce al fallimento di una dieta: il cibo non viene più ricercato per soddisfare un proprio bisogno nutrizionale ma come “anti-stress” e fonte di gratificazione o talvolta acquisisce una funzione sedativa di ansie e nervosismi personali. Ma niente paura… possiamo ricorrere a diverse strategie per controllare la fame nervosa e mantenere uno stile alimentare sano senza eccessivi sacrifici o rinunce:
Consigli preziosi per mettere in ordine l’appetito
- Evitare alimenti ricchi in zuccheri semplici. Una rapida ed eccessiva assunzione di zuccheri infatti crea picchi glicemici e conseguenti aumenti dell’insulinemia, a cui possono seguire episodi di “ipoglicemia reattiva”, condizione molto frequente nei soggetti con iperinsulinemia o diabete, che inducono a una continua ricerca di cibi dolci, zuccheri e carboidrati raffinati durante tutta la giornata.
- Attenzione alla fame “nervosa” post- lavoro: è esperienza comune terminare una giornata lavorativa e cercare gratificazione nel cibo. Per evitare scelte alimentari sbagliate assicuriamoci di consumare sempre a pranzo un pasto soddisfacente con proteine (carne, uova, pesce, formaggi magri) o legumi e abbondanti verdure crude e/o cotte e frutta fresca. Prima di rientrare a casa consumare uno snack a base di frutta secca e/o fresca, cioccolato fondente o uno yogurt bianco da latte intero. In questo modo ci assicureremo di arrivare a casa meno affamati. Infine in attesa della cena possiamo spizzicare qualche crudité condita con un po’ di olio oppure olive verdi accompagnate da un bel bicchierone d’acqua.
Attenzione alla cena
- E’ ancor più comune, in particolare in chi segue regimi dietetici, cercare di mantenersi rigorosi e restrittivi durante tutto il giorno per poi cedere a tentazioni e sgarri dopo cena, spesso in tarda serata o prima di dormire. Nulla di più dannoso per il peso e per la salute! Per ovviare a questo a volte è sufficiente che la cena sia più gratificante. Iniziamo il pasto serale con un abbondante contorno di insalate miste colorate (perché anche l’occhio vuole la sua parte!); proseguire con un piatto di pasta o cereali integrali (riso nero venere, farro, orzo, quinoa, etc.) condito con verdure ripassate in padella o con un sugo di pesce. Terminare la cena con un eventuale porzione di verdure cotte per i più famelici.
- Se davanti alla TV sentiamo un irrefrenabile desiderio di dolci sciogliamo in bocca uno o due quadratini di cioccolato extra fondente (almeno 80%) che spegnerà definitivamente il nostro desiderio di cibi zuccherini.
E se tutto questo non dovesse essere sufficiente, ancora una volta la natura ci viene in soccorso.
Arriva la griffonia, il fagiolo africano
Possiamo infatti contare sull’aiuto di diversi rimedi fitoterapici, come quelli offerti dalla griffonia: un arbusto, originario dell’Africa centro-occidentale, che presenta la peculiarità di avere semi ricchi di idrossitriptofano, precursore diretto della serotonina, uno dei principali neurotrasmettitori del sistema nervoso e spesso noto come ormone del benessere.
Viene spesso impiegata come antidepressivo naturale e nel trattamento della fame nervosa compulsiva che ci porta a consumare soprattutto cibi dolci, lievitati e junk food. La griffonia, assunta durante il pasto, favorisce il senso di sazietà, contrasta efficacemente il desiderio di dolci, oltre a mostrare un discreto effetto positivo nelle problematiche di depressione lieve o moderata, negli stati d’ansia, nelle depressioni stagionali e nell’insonnia.
E’ dimostrato come la sua assunzione possa influenzare i nostri comportamenti alimentari, inducendo una riduzione dell’apporto calorico complessivo e promuovendo la perdita di peso anche in individui obesi senza particolari controindicazioni. L’assunzione di griffonia va sempre valutata con il proprio specialista nei casi in cui si assumano farmaci antidepressivi o che agiscano sul sistema nervoso centrale.
Fame nervosa: non solo griffonia
Ma questa non è l’unica risorsa. Anche altri rimedi fitoterapici possono influenzare positivamente il comportamento alimentare come la valeriana, l’iperico, la rodiola che oltre a gestire lo stress, agendo da adattogeni, contribuiscono al controllo della cosiddetta “fame nervosa”.
Anche melatonina, magnesio e vitamina B6 potranno aiutare esercitando un apprezzabile attività anti-stress e miorilassante.
Come sempre la natura ci fornisce sempre validi aiuti e sta allo specialista individuare quello più adatto al singolo individuo.