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Farina di grillo, da oggi via al commercio. Attenzione alle etichette

Al via, da oggi, il commercio di farine di grillo domestico. Dal prossimo 26 gennaio partirà la vendita anche delle larve della farina

Grillo domestico

Grillo domestico

Via libera da oggi, 24 gennaio, al commercio di farina parzialmente sgrassata di grillo domestico.

Un ulteriore passo in direzione del consumo di insetti dopo che nel marzo 2022 era arrivato l’ok per grilli in polvere, congelati, in pasta, essiccati.

Novità nel territorio dell’Unione Europea, che si allinea a molti paesi asiatici per il commercio di farina parzialmente sgrassata di grillo domestico.

Il 26 gennaio entrerà anche in vigore il regolamento che autorizza la vendita delle larve di verme della farina congelate, in pasta, essiccate, in polvere.

Tra le motivazioni a guida di questi via libera ci sarebbe il minore impatto ambientale nell’allevamento di insetti rispetto alle classiche carni che conosciamo. Minor impatto, minor consumo di acqua e di mangime. Ne consegue un minore costo e quindi un maggior consumo di proteine animali anche nelle popolazioni più povere.

L’allevamento di insetti potrebbe contribuire anche a ridurre le emissioni di gas serra e lo spreco alimentare. Lo studio delle proteine derivate da insetti é considerato una delle aree più importanti del programma Orizzonte Europa che sostiene finanziariamente la ricerca nei Paesi Ue.

Per ora l’azienda che distribuirà farine di grillo in Europa è una società vietnamita chiamata Cricket One, che da anni gestisce allevamenti di insetti per fine alimentare.

Oltre ai grilli e alle larve, sulle scrivanie dei burocrati Ue ci sono altre 8 domande in lista di attesa, in ogni caso tra i requisiti specifici di etichettatura andrà specificato sia il tipo di insetto che il relativo carico di proteine. Le proteine di insetti infatti, possono causare reazioni soprattutto nei soggetti già allergici a crostacei, acari della polvere e, in alcuni casi, ai molluschi.

Per poter immettere in commercio questi insetti, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ne sconsiglia il consumo ai minori di 18 anni. No al verme della farina minore (Alphitobus diaperinus), con un parere scientifico riportato nero su bianco proprio nel regolamento Ue che ne autorizza l’immissione sul mercato solo agli over 18.

L’entusiasmo dell’Ue pare non essere condiviso dai cittadini che, al momento, non si dichiarano favorevoli al consumo di insetti. Staremo a vedere se fra qualche anno davvero le indicazioni della comunità europea influenzeranno il mercato alimentare.