Fase 2 e attività sportiva: sì ma con distanza di sicurezza raddoppiata
Ci si potrà allontanare da casa, ma facendo attività sempre e solo all’aperto. Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi
Come in parte preventivato, il DPCM del 26 aprile che aprirà la cosiddetta “Fase 2”, presentato ieri sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha previsto importanti novità che coloro che vogliono tornare a fare attività sportiva. Se da un lato si allargheranno le maglie per fare dell’attività sia sportiva che motoria, non mancano le misure di sicurezza e di prevenzione.
Importante in questo senso la riapertura dei parchi pubblici, prevista dall’Art.1 comma 1 lettera e), in cui “l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d) (il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, ndr) nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”. Tuttavia rimane la possibilità per i sindaci di chiudere determinate aree in cui non possano essere garantite le misure di sicurezza.
Fase 2, attività sportiva con due metri di distanza di sicurezza
Per quanto riguarda l’attività sportiva e l’attività motoria, cade il limite delle immediate vicinanze rispetto alla propria abitazione. Sarà infatti consentito, si legge sempre all’Art.1, comma 1, ma alla lettera f) che “svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria“, ma con un vincolo in più. Infatti si è possibile farla “purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.
Così come spiegato dal presidente Conte in conferenza stampa, per attività sportiva s’intende quella più dinamica, e per farla occorrerà raddoppiare la distanza di sicurezza. Contestualmente, non sarà ancora consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto.
Fase 2, rimangono chiusi impianti sciistici, palestre e piscine
Altre limitazioni che si protrarranno, quantomeno fino al 17 maggio (secondo l’Art 10, in materia di “Disposizioni finali”), sono le chiusure degli impianti nei comprensori sciistici (Art.1 comma 1, lettera h)) ed ogni forma di attività sportiva in luoghi chiusi. Come recita l’Art. 1, comma 1, lettera u) “sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine“ insieme a centri benessere, culturali, sociali e ricreativi.