Fase 2 del Covid-19, Conte: prima le fabbriche, dopo andremo al bar
Per i bar e i ristoranti la riapertura appare ancora lontana rispetto all’inizio della fase 2 del Covid-19, ci sono altre priorità
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato dal quotidiano tedesco “Suddeutsche Zeitung”, sulla Fase 2 del Covid-19, ha affermato: “Prima dobbiamo togliere il lockdown, riavviare le fabbriche. Solo dopo andremo di nuovo al bar”.
“Questa pandemia colpisce tutti indistintamente. Sarebbe irresponsabile sottovalutarla – ha dichiarato Conte – Questa crisi ci cambierà, ci indurrà a modificare alcune delle nostre abitudini preferite. Ma allo stesso tempo sta facendo emergere il profilo migliore della nostra società fatto di competenza, dedizione, capacità di sacrificio, coraggio, altruismo”.
Per i bar e i ristoranti la riapertura appare ancora lontana rispetto all’inizio della fase 2 del Covid-19. Le tabelle Inail assegnano infatti a questi luoghi di ritrovo un livello di rischio elevato. Intanto la Fipe-Commercio denuncia 50mila imprese e 300mila posti di lavoro in meno: è la stima del costo economico della pandemia. A rimetterci sarà soprattutto il settore dei pubblici esercizi, come bar, ristoranti e locali, che stanno già subendo perdite stimate a 30 miliardi di euro.
E’ innegabile che c’è bisogno di altro, rispetto a tutto quello che abbiamo visto e sentito in queste settimane. Ai proclami devono seguire necessariamente i fatti. Se veramente il Governo ha intenzione di sostenere gli italiani che non lavorano e quindi non fanno reddito e quindi hanno finito le risorse, deve farlo nel momento stesso in cui lo afferma. Molti italiani non hanno più risparmi, perché già fiaccato da una flessione economica che dura da più di un decennio. Non possono attendere.