Fase 2 del Covid 19, obiettivo: riprenderci la nostra vita, una nuova vita
Fase 2 del Covid 19: la cura c’è. Tornare alla vita all’aria aperta a godere il clima del nostro splendido Paese e incontrare gli amici per ridere di cuore
Siamo alla Fase 2 del Covid 19 e il segnale è arrivato forte e chiaro, anzi, minaccioso e letale. Al punto da trasmetterci una paura dalla quale non ci libereremo presto. Di chi sia la colpa di questa Pandemia non lo sappiamo ancora: colpa del povero pipistrello, il cui triste destino è quello di essere catturato, torturato e cucinato vivo nei mercati cinesi o colpa degli uomini di un laboratorio?
Saperlo potrà essere utile per la contesa, tutta politica, tra Trump e il regime cinese di Xi Jinping, ma non per le conseguenze che ci troviamo a vivere e per le scelte che abbiamo l’opportunità di fare. A cominciare dall’interrompere le pratiche barbare e crudeli che non hanno nulla a che fare con la necessità di nutrirci e dal cambiamento etico globale che contempla il rispetto per la nostra grande casa, un Pianeta nei confronti del quale siamo i peggiori predatori, sfruttatori, distruttori. Una follia per la quale la Natura, come dicono alcuni, ci sta punendo.
Assumere la responsabilità delle nostre azioni
Seppur in diversa misura, siamo tutti ugualmente responsabili, sia come individui che come comunità. Nessuno di noi può chiamarsi fuori, perché sebbene gli effetti siano meno evidenti, non c’è grande differenza, nel lungo periodo, tra il singolo che getta la plastica in mare e i grandi dell’economia mondiale che per i loro interessi danno fuoco al polmone della terra, devìano i corsi d’acqua, fratturano le falde profonde della terra, infischiandosene delle catastrofiche possibili conseguenze. Siamo sciocchi e suicidi, come chi sega il ramo sul quale sta seduto.
Fase 2 del Covid 19: non essere accondiscendenti per rimanere liberi
La fantasmagorica geopolitica dei “deep state”, delle lobby, delle multinazionali, con le sue manovre più o meno oscure, cavalca la tigre delle tragedie che colpiscono e stordiscono l’umanità, per trasformarle in nuove opportunità di sfruttamento e di arricchimento. Ma per farlo hanno bisogno della nostra obbediente e timorosa accondiscendenza. Adolf Hitler scrisse nel suo delirante Mein kampf: “Se vuoi imporre la schiavitù ai popoli, non devi dire il falso, devi dirgli l’esatto contrario della verità”, cosi penseranno che c’è qualcosa di vero dentro la grande bugia.
Cambiare rotta
Il messaggio è arrivato. Non possiamo ignorarlo. Come risponderemo dipende molto da ciò che abbiamo capito. Dalla pandemia usciremo con diverse opzioni davanti. Una di queste è quella di dare una bella sterzata al timone e cambiare rotta, se non vogliamo andarci a schiantare sugli scogli che noi stessi, pietra dopo pietra, ci siamo costruiti davanti. Un’opportunità straordinaria per dare un senso a tanto dolore, tanta paura e alla grave crisi economica che ci troviamo ad affrontare.
Nella fase 2 del Covid 19, che il sacrificio non sia invano
Si dice che gli italiani diano il meglio di sé nell’emergenza. L’emergenza c’è stata e ci ha fatto sperimentare qualcosa di imprevedibile, qualcosa che ritenevamo anzi impossibile: intere città del mondo che si svuotano improvvisamente e gli abitanti delle città che si rifugiano in casa, per un tempo così lungo, interrompendo la folle corsa frenetica del vivere, anzi del produrre. Quasi un film di fantascienza. Però non per l’arrivo degli alieni, ma per una coraggiosa, seppur obbligata, scelta di “autotutela”. Ecco di cosa abbiamo bisogno, di altre straordinarie scelte di autotutela, che ci restituiscano entusiasmo, passione, fiducia e che ci facciano rialzare la testa, recuperando quella libertà alla quale la paura ci ha fatto rinunciare. Se è stato possibile l’inimmaginabile, allora sarà possibile anche quello che di diverso e di migliore saremo capaci di immaginare e realizzare. E’ ora di scoprirlo.
Prove tecniche di trasmissione, di un contagio mentale
Vedremo, innanzitutto se riusciremo a liberarci dall’ipnotico teatrino della televisione, nel quale si esibisce una folla di burattini vanagloriosi, che ci spinge ad “atti di fede” che ci fanno schierare dall’una o l’altra parte, impedendoci di vedere che in realtà si tratta di due facce della stessa moneta, quella che ci sta comprando tutti. Prove Tecniche di Trasmissione, di un contagio mentale. La storia ci mostra che non è poi così difficile condizionare un popolo, il pericolo è sempre lì, in agguato. Ma c’è chi cerca di reagire a quello stordimento e di farci recuperare la vista offuscata, l’udito confuso. Qualche “dissidente” che mostra una verità diversa viene sempre fuori. E soprattutto oggi che le voci corrono sul filo di una comunicazione globale e in tempo reale, c’è sempre un Assange imprevisto, che scoperchia il vaso di Pandora. Purtroppo, il prezzo da pagare per uscirne fuori è sempre alto. La globalizzazione delle opportunità è diventata anche globalizzazione dei rischi.
I giovani sono il cambiamento
Ma se riusciamo a non guardare la realtà attraverso la lente della depressione e dello sconforto che ci sta avvilendo, scopriamo che le possibilità di riscatto sono tutte lì, a portata di mano, davanti ai nostri occhi. C’è un mondo “di sotto”, che non è fatto di loschi figuri, ma di energie straordinarie che aspettano solo di essere liberate. Giovani pieni di idee ed entusiasmo che non temono il cambiamento, perché la gioventù è sempre stata il cambiamento, pronta a lanciarsi in una nuova avventura delle conoscenze e delle coscienze. Più felici e meno intossicati dallo stress della competizione e della sopravvivenza, dal veleno che respiriamo e di cui ci nutriamo.
E dopo la fase 2 del Covid 19? Salvarci salvando la natura
E mentre sempre più animali nascono malformati, come i tonnetti pescati nel Tirreno a Campora san Giovanni e ad Amantea, c’è chi propone alternative che è ora di seguire, come lo straordinario giovane che ha inventato il modo per ripulire i mari dalla plastica, le famiglie pronte a tornare alla terra riproponendo un’agricoltura naturale e diversificata che si completa seguendo le stagioni, i progetti di chi recupera dagli scarti naturali i diserbanti che salvano l’equilibrio della natura e ci restituiscono intatto l’immenso patrimonio delle api, i ricercatori pronti a scommettere sull’energia pulita del mare, del sole, del vento. Sarà possibile salvarci salvando la natura?
Il coraggio del cambiamento
Questa esperienza può essere davvero l’opportunità per renderci migliori? Abbiamo avuto il tempo di riflette sulle nostre vite, di analizzare anello per anello quella catena che non siamo mai riusciti a spezzare e che ora, in una realtà sospesa, ci scopriamo alcuni a rimpiangere, altri ad odiare e immaginare un cambiamento. Sapremo avere il coraggio di quel cambiamento, nelle nostre piccole vite e nelle nostre grandi comunità? Sapremo guardare avanti? Ma non un po’più avanti. Molto avanti. Dovremo cambiare proprio il punto di osservazione, spostandoci di piano. Perché, come diceva Einstein, un problema non può essere risolto restandoci dentro, devi cambiare prospettiva, passare su un altro livello.
Riprenderci la nostra vita, una nuova vita
Non siamo numeri. Siamo persone, con una salute, uno stile di vita, una personalità, una volontà. La mascherina, che ha modificato i nostri connotati, rischia di trasformarci in “mutanti”. Da esseri sani, sociali e liberi e portatori di vita a “malati per sempre di timore da morte”; destinati a sopravvivere solo nel distanziamento; untori da temere. Disumani e terrorizzati dalla morte che ci alita sul collo. Un virus addirittura peggiore del Covid-19, che sta creando vittime cerebrali da salvare con la stessa urgenza. La cura c’è. Tornare alla vita all’aria aperta a godere il buon clima del nostro splendido Paese. Il sole che ci scalda e ci inebria di piacere, le piazze dove incontrare gli amici per raccontare qualche avventura e riderne di cuore; l’abbraccio affettuoso e il bacio goduto. Meravigliose iniezioni di benessere che spazzano via la depressione e inondano il nostro corpo e la nostra mente di gioia e felicità. Insomma, la vita.