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Fassina lancia le primarie della Sinistra e sfida Giachetti

Secondo un sondaggio commissionato dal Pd, solo il 25 % voterebbe Roberto Giachetti, il candidato favorito, uno su quattro

Mancano 4 mesi alle elezioni amministrative nella Capitale, e l'esito finale è ancora avvolto nella nebbia. Il centrosinistra ha presentato i suoi 6 candidati alle primarie: Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, forte del sostegno del Premier Renzi, Roberto Morassut, assessore all'urbanistica con la Giunta Veltroni, il senatore Stefano Pedica e Chiara Ferraro, l'ultima candidatura presentata, i 4 del Pd – Domenico Rossi, parlamentare del Centro democratico e il portavoce dei Verdi romani Gianfranco Mascia. La Sinistra, in competizione con il centrosinistra per la corsa al Campidoglio, è guidata da Stefano Fassina, deputato di Sinistra Italiana, appoggiato da Sel, uno dei primi ad annunciare la sua candidatura alle amministrative di Roma.

Fassina avrebbe lanciato l'idea di altre primarie, quelle della Sinistra, condividendo la novità con l'ex sindaco Ignazio Marino, suo alleato sodale nella campagna di avvicinamento a Palazzo Senatorio, che però ancora non ha dato una risposta chiara sulla necessità delle primarie per la Sinistra. Intanto si sta diffondendo in città il risultato di un sondaggio riservato ordinato dai vertici del Pd romano, uno studio statistico tra gli elettori romani del centrosinistra. Ebbene, secondo questo sondaggio, solo il 25 % voterebbe Roberto Giachetti, il candidato favorito, uno su quattro. Circa il 6,6 % potrebbe decidere di dare la preferenza al suo maggior sfidante, Morassut.

Stando a questi numeri, la situazione non è proprio serena nelle stanze del Nazareno, anche perché Ignazio Marino e Stefano Fassina sarebbero un'alternativa insidiosa, conquistando rispettivamente il 18 e il 14,3 % delle preferenze. "Insieme prenderebbero molti più voti di Giachetti", affermano con soddisfazione i simpatizzanti di Sel. Dalle parti del centrodestra si è ancora in alto mare, alla ricerca di un candidato presentabile. Si temporeggia, ci si tira indietro, ricordando forse l'adagio che "Roma è ingovernabile e può mangiarsi qualunque sindaco".

* Foto di Fassina dal sito www.stefanofassina.it

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