Fermi tutti! Roma senza auto: ma giusto un po’, che poi c’è la partita
Un’altra domenica “ecologica” e un nuovo stop alla circolazione. Dopo le 18.30, però, tutto come al solito
Detto garbatamente: una misura di nessuna utilità pratica. Detto in maniera più spiccia: una buffonata.
Le domeniche “ecologiche”, come quella di oggi, sono uno di quei tipici provvedimenti che le amministrazioni comunali prendono per il solo motivo… di far vedere che li hanno presi. Sia chiaro: il problema non è questa specifica Giunta. Il problema è che non potendo intervenire sulle vere cause dell’inquinamento – cause che sono evidentemente ‘di sistema’ e riguardano, quindi, l’intero modello di produzione e di consumo – ci si limita a qualche atto dimostrativo di tanto in tanto.
Come se uno si ingozzasse tutto l’anno, tutti i giorni dell’anno, e poi per qualche ora, una domenica al mese, si astenesse dal rimpinzarsi delle solite porcate. Per poi riprendere, però, subito dopo: non il lunedì mattina, ma già nel tardo pomeriggio della domenica. E per di più con un’interruzione (la pausa-spuntino?) intorno, guarda caso, all’ora di pranzo.
Detta così sembra una versione sarcastica inventata a bella posta, ma gli orari sono proprio questi. Il blocco della circolazione comincia alle 7.30 e ha una prima interruzione alle 13, poi riprende alle 15 e si conclude definitivamente alle 18.30. Come mai così presto? Eh beh. Perché la sera c’è la partita di calcio all’Olimpico, tra Roma e Inter, e con il tifo è sempre meglio non entrare in conflitto.
Le domeniche ecologiche… e Mister Smog
Avete fatto il conteggio complessivo? Dà un totale di nove ore. Una volta al mese.
Mister Smog non ne resterà molto colpito. Anzi, non lo sarà per niente. Attenderà imperturbabile che il tempo passi – cadendo come sabbia, ecologica, in una clessidra del bel tempo andato – e poi tornerà a imperversare come sempre.
Sì, lo hanno già avvisato che la burla (oops: il provvedimento) si ripeterà il prossimo anno. Più precisamente il 13 gennaio, il 10 febbraio e il 24 marzo.
Mister Smog si è fatto una risatina. Ha tossicchiato un po’, ma ci è abituato, e ha guardato altrove, verso certi manifesti che gli piacciono moltissimo: la pubblicità dei SUV.