Fiaccolata in piazza Farnese, Roma grida #JeSuisCharlie
A Roma una fiaccolata organizzata da FNSI per mostrare solidarietà alle vittime dell’attentato a Parigi
In tantissimi, più di duemila persone, si sono radunati questa sera a piazza Farnese. Tra i cartelli "Je suis Charlie", le candele accese e le matite alzate, a ricordare le vittime del brutale attentato di ieri a Parigi alla redazione di Charlie Hebdo. Ci sono molte facce note: personaggi della politica e del mondo dell'informazione, ma c'è anche tanta gente comune che ha risposto all'appello del FNSI, la Federazione della Stampa Nazionale Italiana, organizzatrice della fiaccolata. Cittadini romani ma anche e soprattutto molti francesi residenti in Italia. I cartelli di solidarietà sono ovunque, e arrivano fino ad essere affissi sulla porta dell'ambasciata di Francia in Italia, che si affaccia proprio su piazza Farnese.
"La libertà di stampa, di satira, di informazione è stata violata brutalmente e così la libertà di tutti i cittadini" ha dichiarato Franco Siddi, segretario generale FNSI. Giorgia Meloni (FdI-An) parla invece di "dichiarazione di guerra all'Europa e all'Occidente" con riferimento al tragico attentato di ieri. "Abbiamo sottovalutato la minaccia del fondamentalismo islamico", continua la deputata. Ma in piazza sono veramente in molti, dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al leader di Forza Italia Giovanni Toti, Milena Gabanelli, Diego Bianchi, il deputato Kalid Chaouki, fino al segretario della CGIL Susanna Camusso.
Proprio Nicola Zingaretti, in riferimento ai fatti di Parigi, parla di un evento che "ci riguarda". "Ci riguarda" oggi, giorno della grande partecipazione e mobilitazione romana per la fiaccolata, ma anche "ogni giorno, in termini di difesa di valori e principi irrinunciabili". Da parte sua, Susanna Camusso, segretario della CGIL, dice di essere in piazza perché "la libertà di stampa e la libertà di opinione sono tra le libertà fondamentali". Solidarietà a tutto il mondo dell'informazione "che è stato particolarmente colpito dall'attentato di ieri" – continua la Camusso nel motivare la sua presenza e quella della CGIL in piazza Farnese, ricordando che – "le armi non possono fermare la libertà e il diritto di opinione", ammonendo però quanti parlano di 'guerra' che la soluzione a questi drammatici episodi è rappresentata "dalla mediazione e dall'integrazione". Così, pure Zingaretti che sentenzia: "Non si commetta l'errore di rispondere a quella violenza con l'incitamento ad altra violenza; occorre rispondere con valori positivi". Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice di Report, parla di "orrore".