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Figli? No grazie. Generazione Childfree: la vita è meglio senza

La chiamiamo generazione Childfree, sono donne giovani, perfettamente in salute e con un compagno che rivendicano i diritto a non avere figli

Una coppia senza figli Childfree

Fa discutere una coppia australiana che dice di non volere figli per godersi la vita. Tanti applausi ma anche tante offese. Cresce il numero delle donne in età fertile e con un compagno che non vogliono figli.

La domanda che dobbiamo porci è: se la società non aiuta perché le donne e le famiglie dovrebbero sobbarcarsi il peso da sole?

Non vogliamo figli, ci piace essere egoisti. Mio marito ha fatto una vasectomia a 34 anni così possiamo fare un pisolino e andare in vacanza liberamente

Fa molto discutere su TikTok e su altri social,  la storia di questa coppia di Sidney, Hindi e Heraldo, che  al Daily Mail  dice: “Preferiremo rimpiangere di non avere figli piuttosto che rimpiangere di averli”, pubblicata il 14 luglio, su Il Fatto Quotidiano.

La loro decisione ha sollevato un vespaio di commenti e di insulti, come purtroppo accade da troppo tempo, su qualsiasi cosa ci sia un confronto di opinioni diverse.

Il significato del matrimonio sta cambiando

Con il matrimonio, unione tra due persone maggiorenni, sia civile che religioso, gli sposi assumono reciprocamente diritti e doveri.  Etimologicamente la parola matrimonio pone l’accento sul fine della procreazione e sul compito della madre più che quello della moglie. Infatti matris= madre, monium = dovere, compito

Mentre padre deriva da patrimonium, cioè sta a lui provvedere al sostentamento della famiglia. Ma qui stiamo parlando della tradizione, della etimologia dei termini, ovvero della notte dei tempi.

Oggi il matrimonio non significa affatto questo o, perlomeno, non per tutti gli sposi.

Nel corso dei secoli e rispetto alle diverse società il matrimonio ha mutato forme, importanza, modalità ed effetti. Forse le forme non sono poi così cambiate, sono abbastanza simili al passato, ma certamente hanno altri significati.

Basti solo il fatto che ormai in 34 paesi del mondo, e non solo, i contraenti non debbono essere necessariamente un uomo e una donna e in tanti casi si riconoscono i diritti di costituire una famiglia anche per coppie non sposate.

In Italia il numero dei matrimoni è in costante calo dal 1960

Attualmente le coppie sposate in Italia sono 14 milioni, di cui 8,6 con figli e 5,3 senza figli. Secondo l’Istat la coppia è un tipo di nucleo familiare che può essere senza figli o con figli, coniugata o non coniugata, di sesso opposto o dello stesso sesso.

E con questo abbiamo, credo, messo dei paletti ben chiari per analizzare il problema di chi non vuole figli e rivendica il diritto di questa scelta e anche quello di non essere criticato per questo.

I matrimoni calano ogni anno dai 400.000 degli anni settanta, ai 195.000 del 2018, ai 97.000 del 2020. In conseguenza sono sempre di più i figli nati da coppie non sposate: il 34% nel 2018 contro il 2% nel 1970. Dal 2016 è stata introdotta la norma per cui si può contrarre matrimonio come unione civile, tra persone dello stesso sesso.

Dal 2016 ad oggi sono oltre 13.000 le unioni civili tra omosessuali che sono state celebrate. Nel confronto con altri Paesi Europei il tasso di nuzialità dell’Italia, ovvero quanti matrimoni in rapporto alla popolazione residente, è il più basso di tutti.

Per essere più chiari in Ungheria il tasso di nuzialità è di 6,9, in Danimarca di 4,9, in Germania di 4,5, in Svezia di 3,8 mentre in Spagna è di 1,9 e in Italia solo di 1,6. È il rapporto tra 97.000 matrimoni e circa 58 milioni di abitanti. Non solo ci si sposa sempre meno in Italia ma in Europa siamo anche quelli che si sposano di meno. E aggiungiamo anche che sempre meno ci si sposa in chiesa, solo il 29% dei matrimoni sono religiosi.

Childfree: è più egoista chi non vuole figli o chi li fa con tutti i problemi di oggi?

Se ci si sposa di meno e si fanno meno figli e ci sono addirittura coppie o donne che non ne vogliono sapere di diventare madri, evidentemente ci sono delle ragioni ben precise con cui, anche chi non è d’accordo, dovrebbe fare i conti prima di parlare.

L’accusa che viene fatta a chi non vuole avere figli è di essere egoisti. Poi li si accusa di non pensare al futuro della società, non pensare anche alla loro vecchiaia, a chi si occuperà di loro un domani che saranno anziani. Dal punto di vista delle donne che hanno preso questa decisione, spesso d’accordo anche coi loro partner, si rigetta l’accusa di egoismo rovesciandola.

Fare figli in un mondo così difficile per la vita di tutti noi, con le incertezze dettate da pandemie, guerre e crisi economiche, con le difficoltà dettate dall’inflazione, dal costo della vita e dai problemi cui va incontro una famiglia che deve crescere dei figli, l’egoismo è di chi non tiene conto di tutto ciò e nonostante i problemi, mette al mondo dei bambini senza domandarsi a cosa andranno incontro.

Secondo uno studio condotto in Europa e denominato “Childlessness in Europe“(nel 2015), i motivi per non avere figli sono per lo più di natura professionale. Difficoltà a gestire i figli e a fare carriera, soprattutto per una donna. Tuttavia, contano anche le motivazioni economiche, le brutte esperienze con i propri genitori e/o la paura di trasmettere malattie ereditarie.

I Childfree sono egoisti? Anche esserlo va bene

Hanno fatto molto discutere le candide ma sincere affermazioni che Hindi e Heraldo, i due giovani coniugi australiani, hanno rilasciato su TikTok.

“Non vogliamo bebè perché sono costosi. Vogliamo poter fare una pennichella e andare in vacanza quando vogliamo senza dover pensare ai figli”.

Hanno preso la decisione fin dal momento in cui hanno condiviso di sposarsi. Di più, lui Heraldo, per non avere ripensamenti ha optato per il più radicale metodo di controllo delle nascite: si è sottoposto a una vasectomia.

Non ci sono conseguenze sulla vita sessuale. Non incide sull’erezione, sull’orgasmo o sulla quantità di eiaculato; la produzione di testosterone e di sperma rimane inalterata. L’unica differenza che gli spermatozoi non riescono a spostarsi verso l’uretra e quindi a uscire all’esterno.

Non solo sono stati aggrediti sui social ma anche amici e parenti si sono sentiti in diritto di dare giudizi.

Le nostre famiglie sono ovviamente deluse, ma ci piace essere egoisti. Vogliamo poter fare una pennichella quando vogliamo”.

Sull’articolo del Fatto Quotidiano, a firma Simona Griggio, si legge che “La scelta di Hindi, 25 anni, e di suo marito Heraldo, venditore di automobili, di 34, di non avere figli né ora né mai si colloca in una precisa fascia sociale. Quella contrassegnata dall’acronimo Dinks, che tradotto significa doppio reddito senza figli. Anche questo rivendica la coppia: poter godere di un buon tenore di vita con due stipendi senza dover affrontare tutti gli impegni, anche economici, che derivano dal diventare genitori. In un’intervista al Daily Mail sostengono infatti di non volere bebè perché sono costosi”.

“Preferiamo rimpiangere di non avere figli piuttosto che rimpiangere di averli”

Si erano sposati da appena due settimane quando lui ha deciso di sottoporsi alla vasectomia per consentire a lei di smettere di prendere le pillole anticoncezionali. La loro armonia è totale nelle cose da fare assieme e nella soddisfazione di godere dei vantaggi del loro livello economico, per cui non ci vogliono rinunciare.

Se c’è da uscire, andare a cena, fare un viaggio, anche all’ultimo minuto, niente li trattiene dal farlo. È una sensazione di libertà che non si può non condividere, anche alla luce dei tanti problemi che attraversano le famiglie con figli e quelle disagiate economicamente. Questo è il loro equilibrio e loro ribadiscono: “Vogliamo essere egoisti ma spontanei nel nostro stile di vita”.

I parenti hanno ovviamente cercato di dissuaderli, magari sognando un futuro da nonni. Hanno fatto leva anche sul fatto che la vasectomia è pressoché irreversibile e un domani potrebbero pentirsi anche se non è vero, si può tornare indietro. Ma anche a queste obiezioni loro hanno risposto con durezza: “Nel caso, preferiremo rimpiangere di non avere figli piuttosto che rimpiangere di averli”.

Figli o no, quello che emerge è il poco rispetto per gli altri

Il loro caso è stato oggetto di molte discussioni su TikTok. Ma quali sono i pareri? Scrive una utente: “Va bene così, se non sono sicuri o disposti o preparati, è meglio non averli. Molte cose belle arrivano con i bambini, non è una scelta per tutti”.

Vero32deD*** commenta: “Sono mamma di due figli adolescenti e lei ha ragione in tutto. I bambini sono una grande responsabilità e se non vuoi essere madre, non lo sia”.

C’è chi la butta sul sociale e sul welfare: “Perfetto, se tutti facessero come loro chi pagherà le pensioni quando saranno vecchi?”.

Gabriela Isabel B***: “Anche i miei figli non ne hanno voluti. Ovviamente volevo dei nipoti. Ma rispetto la loro opinione, se non vogliono avere figli forse si conoscono e sono responsabili”

Stefania G*****: “A me dicono sempre: cambierai idea!, a 20 anni non li volevo, ora ne ho 33 e non ho cambiato idea.”

Giorgia S***: “Ho 36 anni e dico di non volere figli da quando ne avevo 17. Non li voglio e sono felice così.”

Perfidal**: “Perché non hai trovato quello giusto” mi dicevano!! Infatti vedo che li hanno fatti tutte con quello giusto in giro.”

user128119394***: “Io 43 e senza figli per scelta e sono FELICE!!!!”

Se non voglio figli è una questione che riguarda solo me

Chelsea Handler ha dato una risposta molto chiara su TikTok a chi le imputava la colpa di non volere figli:  “Non voglio avere figli”, ha detto la signora Handler, con piglio deciso. “Ci sono milioni di donne come me, ma per una qualche ragione ognuna di noi, in un qualche momento della nostra vita, è stata criticata dalla società per il fatto di non volere figli. La maternità viene trattata come se fosse uno scopo essenziale della vita di una donna. La semplice verità invece, è che non avrò un figlio, perché io sono più felice senza e questo non deve essere affare di nessuno, se non mio.”

Anche al suo video sono piovute risposte sia in positivo che in negativo, ovviamente scarto le offese, ma dovrebbe intervenire il social network stesso a bloccare, per un tempo anche lungo, chi non sa discutere. Non se ne può più delle ingiurie inutili.

Ro**: “io sono d’accordo, sono mamma e credo che ogni donna è libera di farlo o no un figlio….si diventa quasi egoisti a doverlo diventare x forza.”

Nausi***: “Ho 34 anni e non ci penso proprio ai figli. Continuo a non volerli”

elisadan***: “QUANDO VI DICONO NON VOGLIO FIGLI…MANDATEGLI QUESTO VIDEO INVIALO A CHI NON VUOLE FIGLI.”

(segue il link di un video in cui si vedono dei genitori che giocano con un bambino)

Sara.what_***: “Questo video è molto dolce ma c’è anche chi non ne vuole davvero e insistere non è carino!”

user801239151*** “non è proprio così semplicistica la cosa però si questi momenti sono belli ma sono momenti”

Siamo nel 21°secolo ma le donne si devono giustificare

Mentre scrivo, leggo che cresce su TikTok il movimento delle donne che non vogliono avere figli. Rivendicano, da donne, la libertà di non essere madre. “Non ho mai voluto bambini. Una volta li ho voluti… per circa 5 secondi. E sono felice di non averne mai fatti” dice Samantha Osborne, un’attivista e comica, in un video di TikTok. “Voglio bene alle mie nipotine, a mio nipote, mi piacciono i bambini, sul serio. Ma non voglio essere madre“.

Osbourne continua spiegando che la sua scelta è giusta, così come lo è quella di avere dei bambini. È solo una delle tante donne che su TikTok stanno danno voce alla propria decisione di vivere volontariamente senza fare figli.

Si ricorre al termine childfree (liberi da figli) piuttosto che al childless (senza figli), che inavvertitamente implica che ci sia una mancanza o una perdita, facendo seguito alla obsoleta aspettativa sociale e cioè che la donna sia fatta per avere bambini, una norma che prescrive che al genere femminile spetti dare priorità al dovere riproduttivo sul piacere.

Un concetto punitivo, insito nella morale cattolica e non solo, anche di parecchi altri credi religiosi, ma che non trova più credibilità nelle nuove generazioni di donne. Non riesco ancora ad accettare che tra tanta gente che si riempie la bocca con termini come eguaglianza, democrazia, reciproco rispetto e libertà, non venga in mente che obbligare una donna a una scelta così difficile, così carica di responsabilità, così determinante per la sua propria vita futura, sia una scelta che non possa in nessun caso spettare ad altri se non a lei.

Se vogliamo è lo stesso discorso dell’aborto, dove per di più, lì è in ballo la salute e la vita stessa della donna, che ha in grembo una gestazione che non vuole.

Perché di questo si tratta. Se lo volesse il problema non sussisterebbe. Anche per questo dico sempre che chi ritiene che l’aborto sia un omicidio non è costretto a praticarlo ma si lasci liberi chi non lo ritiene tale e nel mondo è la maggioranza a pensarla così. Che sia una minoranza a imporre le leggi non è ammissibile.

Childfree e le colpe della società se non facciamo figli

Oltre l’aspetto, privato e legittimo, di non volere figli per preservare le proprie libertà, esiste una mancata maternità legata agli ostacoli socio economici del tessuto in cui si vive.

Mi domando come mai queste comunità di persone tanto ligie alla procreazione e all’incremento delle nascite, non si adoperino in egual misura per dotare la nostra società di tutte quelle infrastrutture che potrebbero liberare la donna, e la coppia stessa, da tanti problemi che comporta avere un figlio. Partiamo dall’aspetto economico.

Avere un figlio oggi in Italia significa andare incontro a spese sempre maggiori, dalla nascita fino a che non se ne va di casa. Come aiuta lo Stato le famiglie con figli? Quali emolumenti adeguati vengono elargiti affinché la coppia decida serenamente che può permettersi di avere un figlio.

Minimo queste famiglie dovrebbero poter contare su un introito di 1.000 euro mensili, più eventuali aiuti per spese mediche eccezionali, ove ce ne fosse bisogno per il bambino.

Quest’ultima cosa in parte è coperta dal servizio sanitario nazionale e dagli aiuti di associazioni private e di ricerca ma io mi riferisco ad un’assistenza totale, che sollevi i genitori dalle paure e dalle incertezze di chi non sa con quali malattie si trova a combattere.

Secondo, a che punto è la realizzazione di asili nido e di scuole dell’infanzia adeguati alle necessità delle famiglie?

Quali assistenze, quali servizi, quali mezzi di trasporto agevolano la famiglia che deve portare un bimbo di meno di 5 anni tutti i giorni all’asilo?

Non parliamo poi delle famiglie con figli disabili. Lì le responsabilità dovute alle carenze dello Stato sono abissali.

A che punto è la possibilità per le donne-madri di non essere discriminate nel momento della selezione per un lavoro in quanto madri?

Se avete dei figli, o li avete avuti, sapete che l’elenco delle assistenze da chiedere sarebbe lungo. Un figlio è una gioia per la famiglia certamente ma oggi è anche un grande sacrificio.

Invece è certamente un bene prezioso per lo Stato, che necessita di personale qualificato per il futuro dell’economia del paese. Che fa lo Stato per agevolare questo tesoro? Che fa per trattenerlo una volta terminati gli studi? Per dare lui un lavoro dignitoso? Per aiutarlo ad essere indipendente?

Abbiamo uno Stato che si preoccupa di ripristinare i vitalizi ai parlamentari e che toglie assistenza a chi è in difficoltà. Non abbassa le imposte e anzi investe in armi invece che nella salute e nell’istruzione.  Poi si chiede alle famiglie di fare più figli per pagare le pensioni future? Via, questa è ipocrisia e se molte donne e molte coppie non ci cascano più è ovvio. Succede lo stesso con chi non va più a votare, perché tanto in campagna elettorale si fanno promesse che poi una volta al Governo non vengono mantenute e la situazione peggiora di anno in anno. La gente ha perso fiducia e riconquistarla non sarà facile. Stiamo scivolando nella legge della giungla, “ognun per sé”, i potenti si fanno le leggi ad personam, il popolo prende le decisioni a proprio vantaggio.

Giovani, sposate e “childfree”: quasi 500 milioni di visualizzazioni per chi non vuole figli

Evi, o @childfreemillennial su TikTok, è una donna di 34 anni, sposata, che ha scelto e continua a scegliere, di non volere figli.

Dopo aver pubblicato una serie di video che mostrano il suo approccio Childfree alla vita, la donna è diventata sempre più nota sulla piattaforma, ovviamente attirando anche le polemiche di alcune mom-tokers, un gruppo di madri-utenti del social network.

Evi non è l’unica a postare su TikTok video di questo genere. Sul social, infatti, l’Hashtag #Childfree conta 497.5 milioni di visualizzazioni e il numero di utenti che posta contenuti a riguardo cresce in continuazione.

Un’altra donna, Ashhess (@ashhess), ha condiviso una clip in cui si gusta un drink mentre fa il bagno in piscina con un’amica.

Come sarà la mia vita a 30 anni se non avrò figli?“, è la domanda che ironicamente si pone nel post. Le immagini condivise, quindi, fanno da risposta, accompagnate dalla descrizione: “Non una brutta vita“.