Filippo Roma de “Le Iene”: “Nemmeno la Raggi risponde alle nostre richieste”
L’intervista al giornalista de “Le Iene” tra scandali Ama e malagestione politica dei rifiuti romani
Abbiamo parlato con Filippo Roma de “Le iene” del servizio andato in onda ieri sera, domenica 24 novembre, firmato dallo stesso Filippo Roma e Marco Occhipinti, sugli operatori ecologici Ama ripresi mentre si danno a qualsiasi attività privata durante il servizio, invece di raccogliere la spazzatura.
Sicuramente i “fancazzisti” come li avete chiamati, che girano a vuoto, stanno al telefono durante, fanno colazione con calma, commissioni, lunghi corteggiamenti hanno delle responsabilità personali, ma quello che ci interessa sono soprattutto le responsabilità dei dirigenti, degli addetti al controllo del lavoro e di queste condotte. Avrete modo di intervistare responsabili più in alto?
“Abbiamo lavorato due mesi per realizzare il servizio, abbiamo trattato questo tema dal punto di vista amministrativo, da quello dell’educazione e in qualsiasi suo aspetto, perché ci sta molto a cuore. Non sappiamo ancora come evolverà, ma stiamo sviluppando l’inchiesta giorno per giorno, e vorremmo “alzare il tiro” fino al sindaco stesso. In base anche all’impatto del servizio che devo dire ha avuto riscontro di interesse in tutta Italia e non solo a Roma.”
In un momento storico critico della gestione rifiuti, dopo lo scandalo dell’isola ecologica di Campo Boario dove rifiuti indifferenziati vengono mescolati con i rifiuti della carta, nel pieno della crisi della discarica di Colleferro…come pensa che riesca l’amministrazione Ama a reiterare con l’inefficienza e scandali alla luce del sole?
“Non è solo un problema locale, Roma è lo specchio del nostro paese all’estero e questo sicuramente non è tollerabile né da giornalista né da cittadino. La questione rifiuti a Roma è nel caos, c’è una tale confusione tra ruoli e mansioni, dai vertici alti fino agli operatori sulle strade che non fanno il loro dovere. Certo non tutti, ma le inadempienze sono state dimostrate.
Un altro dramma dell’azienda Ama, oltre ai problemi di gestione interna, è il bilancio, il quale non viene approvato da due anni. Le banche hanno sospeso e di recente perfino revocato le linee di credito. Inoltre sono state selezionate persone non valide o poco adatte; quindi un intreccio di problemi politici, logistici ed economici rendono la questione rifiuti a Roma un vero casino!”
A Roma manca una cultura della differenziata, della risorsa che in realtà rappresentano i rifiuti se vengono smistati ed elaborati. In Germania valgono denaro e noi paghiamo paesi come l’Austria o la Bulgaria per farcela smaltire! (come riportato anche da un articolo del 9 ottobre 2019 de Il Fatto Quotidiano)
“Occorre decidere se la spazzatura è un costo o un capitale: se è trattata nel modo giusto può creare valore, altrimenti crea solo problemi. Lo abbiamo mostrato nel servizio dedicato alla differenziata come capitale e non solo come ingombro. Più discariche significano guadagno dei privati e costi per i cittadini, meno discariche significano meno guadagni dei privati, ma cittadini soddisfatti e città pulite e sane. Si tratta della volontà di scegliere tra collettività o denaro.”
Non riusciamo a capire che il rifiuto è una fase della materia ma non il suo stato definitivo!
“Questo concetto è molto interessante! Sono pienamente d’accordo e lo trovo davvero valido.”
Sono laureata in filosofia, ci insegnano a pensare anche alla materia e alle sue trasformazioni…
“Probabilmente proporremo altri due servizi su questo argomento prima della pausa natalizia. In questi mesi siamo andati in diversi centri di raccolta e isole ecologiche, così come ci siamo rivolti alla Raggi, ma nessuno ci risponde con degli argomenti in merito o progetti nuovi; anche la Raggi ha emanato un comunicato stampa di mera difesa, che però non spiega nulla. Spero davvero che contribuiremo a una città più salubre ed ecologica.”