Fleet Support, il bilancio del 2021. Massara: “Vi rivelo la forza del nostro gruppo”
Il Direttore commerciale dell’azienda, leader nell’automotive in Italia, ha fatto un consuntivo del 2021, svelando anche i prossimi obiettivi
Il 2021 è ormai terminato ed è tempo di bilanci anche in casa Fleet Support, azienda leader nel settore automotive italiano, che offre servizi per il mondo del noleggio e dei parchi auto aziendali. Nata nel 2001, dopo diversi anni di sviluppo dei software e di implementazione dei processi gestionali, la vera opportunità è arrivata nel 2010, in seguito alla decisione di investire sul proprio know-how. Una scommessa vinta, quella fatta dall’azienda, visto che il fatturato nell’ultimo anno è stato di 8 milioni di euro.
In esclusiva al nostro giornale, è intervenuto il Direttore commerciale della Fleet Support, Andrea Massara, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, facendo un consuntivo del 2021. “La nostra azienda anche quest’anno ha raggiunto dei grandissimi obiettivi in un momento di forte difficoltà economica. Noi cresciamo ogni anno, ininterrottamente dal 2010 e da tempo otteniamo questi risultati. Quest’anno abbiamo raggiunto circa 8 milioni di fatturato con circa un milione lordo di profitti, aumentando anche il numero di dipendenti (circa 130 persone, + 26% rispetto al precedente anno). La nostra crescita è stata superiore al 20% in termini di fatturato e tutti gli indicatori di bilancio sono altamente positivi“.
La crescita
“Questa crescita – prosegue Massara – nasce dal 2010, quando abbiamo creduto e investito sulla nostra conoscenza. Abbiamo deciso infatti di investire in modelli gestionali di servizio e softwares innovativi, sviluppati grazie alla forte conoscenza ed esperienza maturate nel settore che hanno l’obiettivo di produrre forti efficienze. La forza del nostro gruppo è quella di sviluppare soluzioni e modelli gestionali di nostra proprietà; abbiamo investito nel reparto It attraverso l’inserimento nell’area di Analisi di alti profili professionali e rafforzato l’area di Programmazione. Siamo nati nel 2001 e nel nostro settore ad oggi siamo i più grandi in Italia”.
Un progetto vincente
“È stato dunque un progetto vincente, perché il nostro presente non è altro che figlio delle scelte passate. Credere sul nostro sapere è stato vincente, questo ha significato grossi investimenti ma ad oggi le nostre soluzioni sono totalmente di nostra proprietà. Il 2021, in cui la nostra attività ha compiuto vent’anni, lo considero così un altro grande anno”.
Pandemia? Una grande opportunità
“La pandemia, contrariamente a quanto si possa pensare, per noi è stata una grande opportunità. Molte aziende hanno ripensato la loro attività investendo su quello che sapevano fare, per cui hanno tagliato tutto quello che non era core. Per le aziende come noi che offrono servizi altamente professionali, questa era un grande vantaggio: noi preleviamo queste ‘piccole attività’ esistenti all’interno di esse, e mettendole al nostro interno attraverso un’economia di scala, riusciamo a farne tesoro.
Noi oggi offriamo servizi a circa 500.000 veicoli, e su circa 60.000 svolgiamo attività di gestione, grazie alla performance delle nostre risorse che ormai hanno acquisito un’alta competenza, ma anche grazie al risultato ottenuto all’investimento sostenuto per implementare i nostri modelli gestionali. La pandemia è stata quindi un’occasione perché ci ha permesso grazie a investimenti fatti in passato, e alla nostra conoscenza del mercato, di acquisire molta nuova clientela. Quest’ultima, delegando alcune attività in outsourcing alla nostra azienda, che dapprima gestiva internamente, ha conseguito un duplice risultato, abbattendo i costi interni di gestione ed ottenendo risultati più efficienti”.
Prossimi obiettivi
Il Direttore commerciale, parlando degli obiettivi aziendali del 2022, ci ha anche svelato alcune novità che la Fleet Support metterà in campo. “Per il prossimo anno – afferma Massara – abbiamo degli obiettivi molto ambiziosi. Rilasceremo altre due soluzioni di servizio e software, che siamo certi potranno acquisire nuova clientela negli ambiti che oggi non abbiamo. Parliamo delle microimprese, quelle che hanno piccoli parchi auto, e sul privato, cioè sul retail” conclude.