Focus economia: i prestiti a fondo perduto
Dei prestiti a fondo perduto se ne discute molto, soprattutto quando si parla di startup o di imprenditorialità
Dei prestiti a fondo perduto se ne discute molto, soprattutto quando si parla di startup o di imprenditorialità. Si tratta dei finanziamenti a fondo perduto che sono, appunto, dei finanziamenti agevolati erogati principalmente per incentivare l'apertura di nuove attività. La particolarità di questo tipo di finanziamenti è legato al fatto che non hanno nessun obbligo di restituzione. Il debitore, infatti, può usare questi fondi per creare la propria impresa senza che il creditore possa poi richiedere indietro la restituzione. In questo articolo cercheremo di dare le info generali, mentre per approfondire ancor di più l’argomento vi consigliamo un interessante articolo sui prestiti a fondo perduto redatto da un sito specializzato in questo campo.
Come si richiede un finanziamento a fondo perduto?
Innanzitutto bisogna redigere un business plan che è un documento dove si descrive in maniera dettagliata il piano imprenditoriale della futura impresa. Un buon business plan si basa su una valida analisi di mercato che deve essere riportata in maniera dettagliata all'interno del documento e da questa deve svilupparsi il progetto di sviluppo dell'azienda e della sua gestione.
Di solito un business plan viene considerato come un documento che riporta unicamente le previsioni di vendita e di fatturato. In realtà il progetto deve contenere anche il piano di gestione aziendale, sia dal punto di vista del marketing che delle risorse umane e quindi dell'organigramma. Bisogna dimostrare futuri guadagni ma, trattandosi di supposizioni si tratta di proiezioni teoriche che devono superare la valutazione degli esaminatori che, per erogare il finanziamento, devono accertarsi delle basi solide della nuova azienda.
Chi eroga questi finanziamenti e a chi sono destinati?
Generalmente si tratta di enti pubblici che erogano fondi destinanti a categorie specifiche come ad esempio giovani, donne, disoccupati e cosi via. Bisogna però ricordare che possono essere totalmente a fondo perduto o solo parzialmente. Alcuni finanziamenti prevedono l'obbligo di restituzione di una parte della somma con dei tassi di interesse agevolati (di solito il 50 %) mentre l'altra metà è esente da questo obbligo. Dall'altra parte ci sono i finanziamenti interamente a fondo perduto. Ad ogni modo bisogna ricordare che possono essere sostenute solo le spese che riguardano tutti quei costi necessari per l'avvio di un'attività imprenditoriale (es. macchinari e locali), ad esclusione della merce che verrà poi venduta. Tra le istituzioni che erogano questi finanziamenti a fondo perduto c’è l’Unione Europea che ogni anno propone sempre nuovi bandi a cui si può partecipare per accedere a queste agevolazioni. C’è da dire, però, che accedere a questi fondi europei non è molto semplice, ci sono dei paletti piuttosto rigidi da rispettare ed allo stesso tempo non vengono mai abbastanza pubblicizzati a nostro avviso. Altra strada è quella dei prestiti statali a fondo perduto che sono rivolti prevalentemente all’imprenditoria giovanile o femminile e ai disoccupati.