Fontanone, guai a trascorrere giorni a Roma senza ammirare questa creazione | Pochi sanno dove si trova davvero
Se ti rechi a Roma devi assolutamente ammirare la bellezza di uno dei monumenti, diventato simbolo della città. È il Fontanone del Gianicolo. Ecco tutti i dettagli di quest’opera priva di paragoni.
Roma ha tanto da offrire da un punto di vista culturale. È ben risaputo che il Colosseo è il monumento più famoso e visitato in assoluto, ma c’è tanto altro che va nella pena contemplare con i propri occhi.
Secondo quanto riportato sul sito turismoroma.it pare che ci sia tanto da visitare nella Capitale italiana e tra le tante bellezze artistico culturali non può mancare il Fontanone del Gianicolo. Ma di cosa si tratta nello specifico?
È una fontana monumentale situata sul colle Gianicolo a Roma. Rappresenta la parte terminale dell’Acquedotto Traiano. Per la sua realizzazione fu presa come modello di ispirazione la Fontana dell’Acqua Felice che a sua volta prese ispirazione dall’antico Arco di Tito.
In realtà c’è tanto altro da dire, proprio perché alle spalle c’è una storia. Per gli assetati di conoscenza sarebbe opportuno recarsi lì e documentarsi o avere una guida che possa spiegare ogni singolo centimetro di questo monumento sensazionale.
Fontanone, uno dei simboli della città
Sul sito sono riportati i seguenti orari: la parte frontale del Fontanone è possibile visitarla gratuitamente mentre l’ingresso al piccolo giardino retrostante è consentito a dei gruppi e associazioni con una guida propria. In questo caso bisogna effettuare una prenotazione tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 e possono essere coinvolte a visita 25 persone.
Si può anche fare una visita individuale secondo un calendario pubblicato in primo piano. È il giardino della scalinata di Via Garibaldi, 30. Se sei interessato allora dovresti proseguire nella lettura per avere ulteriori informazioni.
Visualizza questo post su Instagram
Un tuffo nella storia mediante la contemplazione del monumento
Il Fontanone del Gianicolo è noto anche come quello dell’Acqua Paola e risale al periodo del Barocco, ovvero tra il 1610 e il 1614, e fu realizzato per volontà del Papa Paolo V Borghese da due architetti (Flaminio Ponzio e Giovanni Fontana) e da uno scultore (Ippolito Buzio). Ci sono 2 emblemi, il drago e l’aquila, che vengono proposti spesso all’interno del monumento stesso che domina la grande terrazza su cui si affaccia la città.
Le sei colonne provengono dall’antica Basilica di San Pietro e poggiano su basi molto alte e i capitelli devono sorreggere un’architrave. L’acqua sgorga da 5 bocche poste negli archi e si getta in una vasca a forma di semicerchio. La vasca ed è limitata da colonnine sulle quali compaiono gli stemmi menzionati prima. La parte superiore è occupata da una grande iscrizione in lingua latina e poi c’è l’enorme stemma pontificio di Papa Paolo v sorretto da due angeli.