Foodporn, tutti fotografano i piatti. Riccioli: “Il trionfo del nulla”. Vissani: “Non è più cucina”
Il pensiero degli chef sul fenomeno Foodporn, con l’annessa tendenza di fotografare i piatti che coinvolge tutti
Cibo e fotografie ai tempi dei social network. È la moda del momento, una delle manie che davvero coinvolge tutti. Alzi la mano chi, oggi, prima di accingersi a consumare un piatto in un ristorante, non decide di impugnare il proprio smartphone per scattare una foto. O quantomeno, ne è fortemente tentato. Il termine “foodporn” è associato a tutto quel cibo che provoca una gran fame solo a guardarlo, anche se sempre più spesso, lo si utilizza anche semplicemente per indicare del cibo “bello da vedere“.
La febbre della foto ai piatti ha davvero contagiato ciascuno di noi, tanto è vero che stata stilata una classifica, redatta da Lenstore, che ha individuato i cibi più popolari, di maggiore tendenza in questo momento. Quelli più apprezzati, cliccati, fotografati, postati sui social per attrarre like dei nostri amici. E poi ovviamente anche consumati.
Una classifica che vede pizza, gelato e sushi occupare i primi tre gradini del podio. Al settimo posto la pasta, che a quanto pare non gode della stessa popolarità del famoso piatto giapponese e viene condivisa (e di conseguenza consumata) su TikTok, Instagram, Facebook e altre piattaforme di messaggistica, con molta meno frequenza.
“Ormai siamo sempre legati al telefonino, comunichiamo per immagini. E lo si vede anche nella cucina” ci dice Massimo Riccioli, patronne de La Rosetta – “Inoltre i giovani non hanno più i palati educati come una volta, quando venivano da una famiglia nella quale le nonne cucinavano e le tradizioni tramandate la facevano da padrona”.
“Si è persa quella convivialità, dello stare insieme a tavola con amici, con tante persone. Era il modo migliore anche per relazionarsi. Oggi sei in mezzo alla gente, ma in solitudine. E’ il trionfo del nulla secondo me. E’ la forma che vince sulla sostanza“.
“Il problema è che oggi non si mangia più con il gusto. Si mangia attraverso l’immagine. Oggi conta Instagram” – ci dice Gianfranco Vissani – “Non c’è più gusto nel mangiare. Io dico sempre: tecnica francese, sapori italiani e colori giapponesi. Però stiamo andando fuori mercato. Molta gente va a cena, fotografa i piatti e li posta sulla propria pagina. Ma solo per far vedere di essere stati lì. E’ solo una questione di apparenza“.
“Viviamo in un mondo legato all’immagine. Il sushi è più fotografato in virtù di maggiori colori, rispetto a un tradizionale piatto. C’è più interesse nel fotografarlo, è più attraente per i followers. Questa non è più cucina. Il primo obiettivo è fotografare, poi mangiare. Ma dimentichiamo che si mangia con cinque sensi, non soltanto con la vista. I cinque sensi ti danno la vera felicità“.