Forze di Polizia: “Sciopero della fame contro aggressioni e stipendi miseri”
Polizia alla Lamorgese: continue aggressioni, stipendi miseri e unico diritto lo sciopero bianco…inizia la protesta della fame
Polizia, sciopero della fame per i segretari Franco Picardi e Antonio De Lieto. Riceviamo in Redazione e pubblichiamo questa comunicazione dalle forze di Polizia.
“Il Segretario Generale del PNFD Polizia Nuova Forza Democratica Franco Picardi ed il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto, hanno più volte sollecitato il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ed il Capo della Polizia Franco Gabrielli con lo scopo di richiedere mirate strategie per la risoluzione delle continue aggressioni che si verificano nei confronti degli Operatori della Polizia di Stato.
Polizia aggressioni continue, è sciopero della fame
Preso atto che ad oggi nulla è cambiato, i Segretari di PNFD ed il LI.SI.PO. hanno indetto lo stato di agitazione della categoria ed oggi, unitamente ai propri associati, si asterranno dal cibo in segno di protesta inoltre saranno attuate anche manifestazioni di piazza.
E’ diventato una vera moda oltraggiare ed aggredire gli operatori di Polizia che intervengono per sedare una lite o per qualsiasi altra motivazione connessa al rispetto e l’osservanza delle leggi – hanno dichiarato i Segretari Picardi e de Lieto.
Spesso gli operatori di Polizia, a seguito delle aggressioni subite, hanno riportato lesioni, anche gravi, ed anche i mezzi dello Stato sono stati danneggiati ad opera di “teppisti” che credono che tutto sia loro permesso.
Ancora attesa per il rinnovo del contratto di lavoro
Il PNFD ed il LI.SI.PO. rilevano che da parte delle Istituzioni preposte non vengono fatti tutti gli sforzi possibili per cancellare questi squallidi comportamenti contro gli operatori di Polizia nel corso di un regolare turno di servizio. Giova ricordare a lor signori – hanno continuato Picardi e de Lieto – che ad oggi, gli operatori di Polizia, attendono il rinnovo del contratto di lavoro.
Sembra che si sia andati a ritroso nel tempo, sembra essere ripiombati negli anni in cui, per gli operatori di Polizia, prima del 1981, era vietato anche iscriversi ad un sindacato e rivendicare i propri diritti.
Oggi che, almeno sulla carta, gli operatori di Polizia hanno i diritti sindacali possono parlare, non riescono ad avere neppure quanto loro spetta. Parla, ma nessuno ti ascolta. Questa sembra essere la realtà e, come se non bastasse, i vertici del Ministero dell’interno vogliono modificare in peggio l’art. 35 DPR 164/2002 limitando ancor più i diritti sindacali sanciti dalle legge 121/81. A tal riguardo le Organizzazioni Sindacali PNFD/LI.SI.PO. hanno già allertato i propri uffici legali al fine di procedere nei confronti dei “solerti” dirigenti, in sede penale e civile, per eventuali abusi e quant’altro si dovesse ravvisare nei loro confronti.
Giova rammentare ai signori del “palazzo romano” che i Poliziotti tutti giorni rischiano la vita per difendere tutti i cittadini, compreso lor signori che vengono anche scortati ed in cambio ricevono un trattamento “ittico facciale”.
Solo sciopero bianco per una categoria che rischia quotidianamente la vita
Stipendi fermi, indennità pagate in ritardo, problemi anche di mezzi per svolgere il proprio servizio. Gli operatori di Polizia non possono scioperare, non possono attuare lo “sciopero bianco”, sono lavoratori con meno diritti sindacali degli altri, semplicemente, perché hanno più doveri degli altri.
Proprio per questo dovrebbe essere il Governo di turno a valutare e recepire, con maggiore solerzia, le richieste degli Agenti di Polizia. Gli operatori di Polizia sono chiamati, tutti i giorni, a compiere rinunce e sacrifici. Cosa ricevono in cambio?
A giudizio di PNFD/LI.SI.PO., molta disattenzione e poca o nessuna considerazione per le loro sacrosante richieste. Per qualche inquilino del Viminale… gli uomini e le donne in divisa non dovrebbero battersi per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro, ma dovrebbero pensare solo a come svolgere al meglio il loro servizio . Giusto, veramente giusto, ma anche gli operatori di Polizia hanno gli stessi problemi degli altri cittadini, anche i loro figli vanno a scuola, anche le loro famiglie hanno le stesse necessità di tutte le altre famiglie.
Gli stipendi miseri ed inadeguati alle esigenze della vita sono un problema anche per i Poliziotti che, almeno su questo versante, dovrebbero avere maggiore sicurezza e tranquillità.
Ci auguriamo che il Ministro dell’Interno ed il Capo della Polizia, considerate le loro eccellenti doti, vengano al più presto assegnati ad altro prestigioso incarico. Così hanno concluso Picardi e De Lieto”.
L’addetto stampa, Antonio Curci