Franco Battiato porta a Roma lo Short Summer Tour 2014
Esibizione al Centrale Live per il Maestro con l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini
Esibizione applauditissima, quella di ieri sera, al Centrale Live del Foro Italico, per la tappa romana dello Short summer tour 2014 di Franco Battiato. L’artista, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, ha salutato la Capitale dal suo inseparabile tappeto persiano, con un repertorio di vecchi e nuovi brani, alcuni dei quali inseriti per la prima volta in scaletta.
Lo Short summer tour è un pacchetto d’esibizioni d’eccezione. I primi capitoli musicali della saga itinerante aprono col trionfo delle sinfonie liriche della Toscanini, passando per Marostica, Roma, Siena e Milano, per poi gettarsi nelle sonorità elettroniche del ‘Joe Patti’s experimental group’ – novo progetto discografico per Franco Battiato in collaborazione con il suo storico sound engineer Pino ‘Pinaxa’ Pischetola – in calendario il 24 luglio a Tortona, il 26 luglio a Marina di Pietrasanta, il 27 luglio a Sirolo e il 30 a Bellinzona. Un ventaglio d’emozioni che ripercorre suggestioni musicali di una carriera che, a partire dal 1972, data d’esordio con il concept album ‘Fetus’, non si è mai arresa alla monotonia. Il cantautore-filosofo si è incessantemente districato tra rock progressivo, musica sperimentale, melodica italiana, ma anche composizioni pop e tendenze commerciali, nel segno di una ricerca artistica che è, prima di tutto, interiore. ‘Il tutto è più della somma delle sue parti’ per dire di Battiato, alla Battiato.
Tornando all’evento romano, la performance, iniziata con la melodia di uno strumento a corde della tradizione classica iraniana, è finita con – ‘irresistibile il richiamo’ – l’intero parterre riversato danzante sotto palco, durante il medley di chiusura con cui Battiato ha soddisfatto le inarrestabili richieste del pubblico, seppur specificando ironico: “Non sono un jukeboxe”.
Atmosfera, lirica e suggestioni lontane di default quando si ha a che fare con Battiato, amplificate da una scaletta inattesa, vero e proprio grimaldello dello stupore dei ‘presenti’. Una selezione in grado di emozionare i neofiti e soddisfare gli amanti di lungo corso, perché sapientemente dosata tra brani ricercati e veri e propri ‘cavalli di battaglia’ tra cui: Secondo imbrunire – Segnali di vita – Sui giardini della preesistenza – Un irresistibile richiamo – Testamento – Niente è come sembra – Io chi sono – Venni l'autunnu – Fornicazione – No time no space – Te lo leggo negli occhi – L'animale – Tiepido aprile – Lode all'inviolato – La cura – Prospettiva Nevskij – Sesso e castità – Passacaglia – Un'altra vita – E ti vengo a cercare – Magic shop – Gli uccelli.
Anche stavolta, il Maestro, insegna. Se non a ‘trovare l’alba dentro l’imbrunire’ per lo meno a predisporre il cuore a tal fine.