Fratelli d’Italia interroga Marino sul salario accessorio
Il sindaco Marino si stava recando in Municipio per rinnovare il suo documento e dire ‘Sì’ alla donazione degli organi
“Caro Sindaco Marino, i dipendenti della nostra amministrazione ai quali volete tagliare il salario accessorio, sono coloro i quali ogni giorno lavorano per garantire i servizi ai cittadini come per lei oggi. Senza di loro la città si fermerebbe” – così recitava il volantino distribuito da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, tra cui Andrea De Priamo e Federico Rocca, rispettivamente portavoce e componente della Costituente romana del partito di Giorgia Meloni.
La distribuzione del volantino è avvenuta mentre il sindaco Ignazio Marino si dirigeva in Municipio I per il rinnovo del suo documento d’identità, occasione in cui il primo cittadino ha espresso il suo ‘Sì’ alla donazione dei suoi organi. Da oggi, infatti, i cittadini romani avranno la possibilità di esprimere il loro consenso o meno in merito alla donazione dei propri organi, al momento del rinnovo o del rilascio del documento di identità, in attuazione della delibera n. 19 dell’8 Novembre 2010.
Fermato dagli esponenti di FdI, il sindaco Marino ha nuovamente spiegato che il MEF ha dichiarato illegittima la modalità di erogazione del salario accessorio, e che entro il 31 Luglio 2014 sarà definita la nuova struttura della macchina amministrativa di Roma Capitale, ma che fino a quella data l’erogazione del salario accessorio sarà garantita. La circolare interministeriale, firmata dai ministri Madia, Lanzetta e Padoan, dalla quale scaturisce la delibera della Giunta Marino con la quale si stabilisce l’erogazione del salario accessorio, però recita: “salvo conguaglio”, il che vuol dire che, nonostante tutte le rassicurazioni del sindaco Marino, bisognerà aspettare il 1 Agosto per avere certezze sul futuro dei contratti dei dipendenti capitolini, che non vengono aggiornati da 6 anni e per i quali il salario accessorio è quindi quel quantum che garantisce la sopravvivenza.
Il confronto tra gli esponenti di Fratelli d’Italia e il sindaco è terminato nel momento in cui il primo cittadino ha capito di non avere a che fare con dei dipendenti: “Ma allora sto perdendo del tempo” – ha dichiarato il sindaco, che poi se ne è andato. Guarda il video.