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Frenata sul più bello, la Lazio impatta sul Ludogorets: 0-0 all’Olimpico

Gara complicata per i biancocelesti complice qualche svista arbitrale di troppo ed il muro eretto dai bulgari

Gara complicata per i biancocelesti, complice qualche svista arbitrale di troppo ed il muro eretto dai bulgari. La traversa colpita da Guendouzi allo scadere è l’unico sussulto di una notte comunque non così amara.

Primo Tempo

10′ – Vince la noia nel freddo dell’Olimpico. La Lazio fa’ la gara cercando spazi in cui poter far male. Di contro il Ludogorets si chiude a riccio cercando di sorprendere i biancocelesti in contropiede.

23′ – Primo lampo per la Lazio: Pedro scappa sul filtrante di Patric riuscendo a saltare anche Bonmann, la posizione defilata dello spagnolo però chiude lo specchio della porta con l’azione che si spenge sul destro fuori misura di Noslin.

33′ – Ci prova Dia! Bello lo scambio tra l’attaccante e Pellegrini, palla che torna sul sinistro del senegalese che impegna Bonmann da posizione ravvicinata: attento nella risposta.

45’+1′ – Termina un primo tempo senza emozioni: Lazio-Ludogorets 0-0.

Secondo Tempo

57′ – Bel destro di Pedro dai 20 metri, palla controllata senza problemi dall’estremo difensore bulgaro.

64′ – La Lazio alza il ritmo di gioco provando a sfondare di forza il muro eretto dal Ludogorets attorno alla propria area.

75′ – Episodio controverso in area di rigore del Ludogorets: Isaksen cade a terra colpito al ginocchio dal difensore avversario. L’arbitro però, dopo una lunga revisione al Var, non assegna il calcio di rigore.

85′ – Traversa di Guendouzi: splendido il destro da fuori area del francese che si schianta sulla traversa finendo la propria corsa oltre il campo.

Le Pagelle

Mandas 6: chiude la gara senza particolari interventi. L’attacco del Ludogorets si spegne lentamente per chiudere la gara all’interno della propria metà campo.

Marusic 6: si sposta da un lato all’altro del campo senza creare particolari pericoli. Si fa notare per alcuni ripiegamenti decisivi.

Gigot 5,5: un brivido lungo la schiena dei tifosi nell’uscita sbagliata che poteva aprire la strada del vantaggio per gli avversari. Gara d’impeto, a volte anche eccessivo.

Patric 6: pulito negli interventi difensivi, prova a spaccare la partita con un lancio in verticale sprecato malamente da Pedro.

Pellegrini 5,5: incide poco sulla sinistra dove, complice il raddoppio di marcatura degli avversari ben posizionati in campo.

Vecino 5,5: prova a dare manforte alle sortite offensive dei suoi senza riuscire a incidere. Esce tra le smorfie per un probabile fastidio muscolare.

Guendouzi 6,5: sempre tra i più vivi nel centrocampo della Lazio. Fa a sportellate con chiunque dettando legge a destra e manca. Sua l’azione più pericolosa della gara con il destro che spacca la traversa difesa da Bonmann.

Tchaouna 5: Da lui ci si attende lo sprint per cambiare l’inerzia di una gara spenta. Si scioglie invece nel corso dei primi 45 minuti annullando la fase offensiva biancoceleste.

Dia 6: se gli ultimi 20 metri sono sigillati, l’attaccante senegalese prova dalla distanza trovando la risposta pronta di Bonmann.

Pedro 6,5: l’unico del reparto avanzato che tenta di aprire i varchi tra le maglie della difesa del Ludogorets.

Noslin 5: ennesima occasione sprecata. Incide poco nonostante il livello non eccelso dei difensori avversari. Si incarta nell’imbuto studiato dall’allenatore bulgaro smarrendo la direzione della porta avversaria.

All. Baroni 6: frena la corsa in Europa League impattando paradossalmente nella gara più alla portata. Lazio comunque saldamente in testa alla classifica.

Foto: S.S. Lazio Facebook