Fuksas, compensi alle stelle per (non) realizzare la nuvola
Compensi pari a 900 anni di stipendio a fronte di continui ritardi: presentata interrogazione in Campidoglio
Quasi 20 milioni di euro: a tanto ammonta la cifra che l'arch. Massimiliano Fuksas ha ricevuto da Eur S.p.A. per la realizzazione della discussa opera chiamata "La Nuvola" che dovrebbe ospitare il nuovo polo congressuale di Roma.
"Ancora più incredibile, appare la circostanza che un compenso di tale entità, corrispondente ad oltre 900 anni di stipendio di un impiegato comunale e talvolta di un architetto 'qualsiasi', sia stato ritenuto insufficiente dal diretto interessato. Lo scorso 30 novembre, infatti, è scaduto il contratto di consulenza per la direzione artistica dell’opera, che Fuksas aveva in essere con la società committente la quale, a fronte di infiniti ritardi sui tempi di consegna, raddoppio dei costi iniziali e varianti in corso d’opera ascrivibili all’imperizia dello stesso architetto, ha ritenuto opportuno non prorogare la consulenza d’oro che aveva il costo di 'soli' 50 mila euro al mese" – spiega il gruppo consiliare capitolino del MoVimento 5 Stelle. Che continua: "Tale decisione – continuano – ha indispettito l’architetto 'proletario' Fuksas al punto da indurlo a ventilare l’ipotesi di ritirare la sua 'pregiata' firma dall’opera".
A fronte di tutto ciò, "il gruppo consiliare capitolino del M5S ha presentato oggi un’interrogazione al Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, affinché venga fatta luce, una volta per tutte, oltre che sui faraonici compensi dell’Arch. Fuksas, anche sulle responsabilità all’origine dei ritardi e dell’aumento dei costi". Questo perché "la lotta agli sprechi continua ad essere una priorità assoluta per il Movimento 5 Stelle che non si stancherà mai di dare voce a tutte le persone oneste che non ne possono più dei continui sperperi di denaro pubblico cui i nostri amministratori ci hanno abituati".