Fuksas, polemiche sulla Nuvola: costi eccessivi e troppi ritardi
L’AVCP manda una relazione al Mef: la Nuvola è un fallimento
Dopo la denuncia del MoVimento 5 Stelle – compensi alle stelle per (non) realizzare la Nuvola di Fuksas – interviene l’Authority chiamata a vigilare sulle opere pubbliche e sui contratti pubblici. In una delibera inviata al Dipartimento del Tesoro (MEF) – in quanto azionista del committente – alla Procura della Corte dei Conti per l'accertamento di eventuali danni erariali, l'Autorità presieduta da Sergio Santoro punta il dito contro: numerose varianti, tempi di esecuzione raddoppiati (quasi 7 anni), aumento dei costi, eccessivo ricorso ai subappalti.
Secondo l’AVCP, le numerose varianti “oltre a determinare un rilevante aumento dell'importo contrattuale, hanno influito sui tempi di realizzazione e comportato l'insorgere di un contenzioso tra stazione appaltante ed appaltatore. Parte di queste varianti appaiono riconducibili a carenze e inadeguate rappresentazioni dello stato di fatto del progetto esecutivo che si sarebbero potute evitare. Altre varianti che hanno comportato opere diverse ed aggiuntive, inoltre, non fanno parte delle fattispecie contemplate dal codice degli appalti”.
Di particolare importanza è “la sproporzione delle ingenti somme corrisposte per le spese tecniche e la direzione artistica, complessivamente circa 20 milioni di euro” – come già aveva sottolineato lo stesso MoVimento 5 Stelle.
La delibera, però, critica anche l’eccessiva lentezza del Comune di Roma “nel rilasciare le prescritte autorizzazioni”.