Furti al Policlinico, spunta l’ombra della camorra
Nel frattempo emergono particolari sull’arrestato a Sutri: era un dipendente del nosocomio
Spunta l'ombra della camorra dietro i furti di medicinali compiuti al Policlinico Umberto I di Roma. La Polizia, che ha arrestato di sette persone, sta seguendo la pista della criminalità organizzata campana, dal momento che parte dei medicinali sono stati ritrovati mentre erano diretti alla volta di Napoli. Contrariamente a quanto si era appreso ieri gli arrestati sarebbero sette e non otto, visto che l'ottantenne Mario Porzio, la mente del sodalizio criminale, sarebbe ricercato.
Nel frattempo sono emersi ulteriori particolari sulla persona tratta in arresto a Sutri. Questi era addirittura un dipendente del Policlinico Umberto I, all'interno del quale lavorava come magazziniere. Insieme a un collega avrebbe svolto un ruolo chiave nell'organizzazione, dato che i due procuravano i farmaci oncologici e antireumatici ai capi della banda . Le telecamere piazzate dai poliziotti nel nosocomio capitolino hanno documentato che i due compivano i furti da almeno un anno. I farmaci, una volta rubati, venivano venduti a prezzo di realizzo.
I magazzinieri arrestati sono il 52enne Oliviero Bassi e il 32enne Gianluca Mantini. Le altre persone finite in manette sono Marco "Schumacher" Maggi, 41enne che svolgeva il ruolo del corriere, Giampiero Montanari (60 anni, arrestato a Posta, provincia di Rieti), Lorenzo Montanari (31 anni, figlio di Giampiero), Abdelkerim Mahmoudi (49 anni) e Manolo Giorgio (40enne).