Garbatella, Comune nega a cittadini gestione condivisa area verde
Lo dichiara in una nota il Comitato Parco Giovannipoli
"Il Comune di Roma nega al Comitato Parco Giovannipoli la gestione condivisa dell’area verde del parco delle Catacombe di Commodilla a Garbatella. Sono quasi cinque anni che svolgiamo un'importante opera di manutenzione e cura di questa area verde tanto da vincere il primo premio di Roma Best Practices Award. È paradossale infatti che il Comune di Roma, totalmente inadempiente in tema di aree verdi, neghi ai cittadini la possibilità di agire in tutela dei territori creando ostacoli e impedimenti". Lo dichiara in una nota il Comitato Parco Giovannipoli.
"Secondo il Comune di Roma – spiega il Comitato Parco Giovannipoli – infatti la nostra proposta di gestione va in contrasto con i punti 3 e 4 della Delibera di Giunta n. 207/2014 “Linee guida in materia di adozione aree a verde pubblico” secondo i quali l’adozione non prevede alcun vantaggio economico per il soggetto adottante, né dà diritto al risarcimento di alcun importo a qualsiasi titolo e/o ragione da parte dell’Amministrazione Capitolina, oltre ad escludere qualsiasi diritto di prelazione. La prima domanda che facciamo al Comune di Roma, alla Sindaca Raggi, all’assessora Pinuccia Montanari e al Direttore del Dipartimento tutela ambiente del Comune Antonello Mori, di spiegarci quale sarebbe il vantaggio economico che potremmo trarre dal pulire un'area verde? La seconda è in quale parte della nostra richiesta si richiede il rimborso o risarcimento di qualsiasi importo e per qualsiasi ragione? La terza, dove chiediamo il diritto di prelazione del Parco? È offensivo rispondere a cittadini che chiedono, attraverso una proposta al Comune di Roma, di condividere oneri e responsabilità nella gestione di un’area, quasi con l’accusa di voler trarre vantaggi economici da un’attività di volontariato. Forse alla Sindaca Raggi e all’assessora Pinuccia Montanari sfugge che il Comitato Parco Giovannipoli, così come quasi tutte le realtà di cittadinanza attiva, esiste perché la stessa amministrazione non svolge e non garantisce le sue funzioni pubbliche. Non garantisce ai cittadini i servizi per la quale pagano le tasse. E invece di cercare di studiare strumenti in grado di aiutare associazioni, comitati e gruppi di cittadini che cercano di rendersi utili per non mandare Roma in frantumi, gli complicano la vita".
"Adesso per continuare volontariamente a pulire il Parco la scelta sarà tra l’essere abusivi, con la conseguenza di essere a rischio multe, denunciabili e non essere coperti da assicurazione, o sottostare ad una burocrazia che ci costringerà non solo ad aumentare le nostre spese assicurative e a rispettare regole che di fatto impediranno una vera partecipazione libera dei cittadini ma che ridurranno drasticamente la nostra capacità di azione, non consentendoci più di poter garantire un'area verde pulita e fruibile. Per questo abbiamo convocato un'assemblea pubblica che si svolgerà al Parco delle Catacombe di Commodilla il prossimo sabato, per confrontarci con tutte le realtà romane che vorranno partecipare e attivarci insieme per un’azione comune". conclude la nota.