Gas, per Standard & Poor’s “Bollette in Europa in aumento di un trilione di euro”
Questo lo scenario dell’agenzia di rating in caso di chiusura permanente del Nord Stream 1. Anche per Fitch “-2,5% del Pil italiano nel 2023”
Se i prezzi del gas e le “chiusure dei rubinetti” preoccupano i governi in previsione dell’autunno, la lettura data in queste ore dalle agenzie di rating legittimano queste preoccupazioni.
S&P: “Un trilione di euro per le bollette europee”
Standard & Poor’s, una delle principali agenzie di rating a livello mondiale, ha analizzato la situazione considerando lo scenario peggiore, quello della chiusura ad oltranza del gasdotto Nord Stream 1 da parte di Gazprom. “Se lo stop ai flussi fosse permanente, le bollette energetiche per l’Europa aumenterebbero di oltre 1 trilione di euro rispetto al pre-pandemia. La chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream 1 si aggiunge alla pressione esistente sui prezzi del gas e dell’elettricità in Europa e rende ancora più importante la già pressante domanda su chi sosterrà l’enorme onere finanziario che ne deriverà”, si legge nell’analisi.
Per i governi e le aziende europee, una miccia che potrebbe far accendere una vera e propria crisi di liquidità: “Nonostante l’intervento governativo senza precedenti sui mercati e su specifiche utilities, l’inevitabile riprogettazione del mercato del gas e dell’energia elettrica sarà complessa e comporterà molti rischi per le società quotate questo inverno. Le tasse straordinarie sugli extraprofitti possono inoltre intaccare gli utili al rialzo per la produzione di energia. Riteniamo che i rischi di liquidità per i servizi di pubblica utilità con rating siano aumentati considerevolmente in questo contesto di prezzi estremi. Tuttavia, i governi europei sembrano sempre più disposti a sostenere la liquidità sugli scambi energetici e presso le utenze domestiche”.
Fitch: “Per il gas possibile -2,5% di Pil per l’Italia nel 2023”
Il report di Standard & Poor’s ha seguito di poche ore quello di un’altra grande agenzia mondiale di rating, ossia Fitch. L’agenzia usa termini piuttosto forti, affermando che la chiusura permanente del Nord Stream 1 “aumenta ulteriormente la probabilità di una recessione nell’eurozona“. Nel dettaglio, la chiusura completa “ridurrebbe il livello del Pil dell’eurozona nel 2023 di 1,5-2 punti percentuali rispetto alle previsioni del Global Economic Outlook pubblicate a giugno, con una riduzione di circa 3 punti percentuali in Germania e 2,5 punti percentuali in Italia“.