Giachetti a Tor Sapienza: “Speriamo non sia come Ignazio Marino”
La gente a Giachetti prima del voto: “Aiutateci e dateci delle risposte, il Comune sta buttando per strada persone di 80 anni”
È iniziata da Tor Sapienza, uno dei quartieri più caldi della Capitale, l'ultima tappa del tour elettorale #tuttaRoma di Roberto Giachetti prima delle primarie di domenica. Prima a piazza Cesare De Cupis con il comitato di quartiere, poi l''incontro, sorvegliato da diversi blindati delle forze dell'ordine, con i cittadini fuori dal centro culturale Giorgio Morandi, proprio nel mezzo dell''anello di case popolari dell'Ater – che fino a poco tempo fa ospitava il centro di accoglienza gestito dalla coop Un sorriso – dove c'è stata l'occasione per un confronto con alcuni rappresentanti dei movimenti per il diritto all'abitare, condito da striscioni e cartelli: ''Attuazione immediata della delibera regionale'', ''Il diritto alla casa non è una questione di ordine pubblico'', ''Emergenza abitativa questione primaria''. "Aiutateci e dateci delle risposte, il Comune sta buttando per strada persone di 80 anni. Speriamo e ci auguriamo che lei non sarà come Ignazio Marino", le richieste.
"Io non ho rubato e non sono venuto qui a fare passerelle o per prendere voti- ha detto Giachetti, accompagnato dal minisindaco Giammarco Palmieri, rispondendo alle lamentele- e non sono neanche candidato sindaco, ma alle primarie. Sono qui non per fare promesse ma per ascoltarvi e se dovessi avere fortuna, e non la sfiga, di fare il sindaco voglio fare qualcosa che possa essere una soluzione e che non potrà non tenere conto di quello che mi rappresentate, ma questo non vuol dire che tutto quello che dite verrà accolto a 360 gradi". In Regione Lazio, ha proseguito il candidato alle primarie, "c'è un lavoro che sta andando avanti con Refrigeri, mi informerò adesso con la Regione per capire come procede perché quella delibera può essere una cosa positiva in un mare magnum di esasperazione e disperazione".
(Mgn/ Dire)
(Mgn/ Dire)