Giambruno e il sospetto della trappola: con lo studio in pausa le telecamere sono spente e la regia non registra
Caso Giambruno: è accettabile il metodo di Antonio Ricci e Corona di intrufolarsi nelle vite carpendo di nascosto immagini, parole, segreti?
A seguito di decisioni prese da tempo e forse per sottrarre la sua figura a un accostamento ormai improponibile, la Premier, con un drastico comunicato sui social, lascia il convivente dopo 10 anni. Una mossa necessaria ma non improvvisata che dovrebbe tagliare le gambe alla fame di gossip.
Un comunicato di Giorgia Meloni sui social il 19 ottobre mette la parola fine alla relazione con Andrea Giambruno. Voglio credere che perlomeno si siano parlati prima di quel comunicato.
La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo.
P.S. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua.
Le gaffes di Giambruno sono state la classica goccia
Il fatto giunge come un lampo a ciel sereno, inatteso o forse no, qualcosa c’era nell’aria da tempo, come conferma la stessa Meloni nel comunicato. Le gaffes messe in onda da Striscia la Notizia effettivamente superano tutte le performances dell’ex First Gentleman dei mesi passati. Forse volevano essere solo battute ma sono di un così pessimo gusto che fanno intravedere chi è veramente Andrea Giambruno. Forse sono state la classica goccia.
Forse se il rapporto non fosse stato già incrinato lei avrebbe potuto fermarlo, metterlo in guardia. Non può un Presidente del Consiglio perdere la faccia per delle “battute oscene” o per “frasi inadeguate” del convivente consorte. Ma ho come la sensazione che lei l’abbia lasciato correre e lui si sia fatto male da solo.
Il metodo di Striscia non mi piace, ruba i “fuori onda”
Non entro nella loro relazione privata. Non si dovrebbe fare mai. A tutto c’è un limite. Premetto per correttezza che a me lei non piace, ma che sia degna di essere ammirata per la sua carriera, vissuta tra tante difficoltà, è palese. Lui non mi piace affatto. Nei modi, nelle esternazioni, nei gesti, nelle frasi che ci regala nei video rubati del “fuorionda”.
Antonio Ricci, patron di Striscia, sostiene di aver fatto un gran favore alla Meloni, mostrandole il suo compagno a briglia sciolta. Una figuraccia davanti al paese, una figura che giustamente, opportunamente, lei non se l’è sentita di avallare, né tantomeno di nascondere. Alla fine ne esce bene, ma era l’unica cosa da fare. Nel comunicato solo parole di ringraziamento. Nessun rimprovero. Già la sentenza “finisce qui” dice tutto. Non c’è da aggiungere niente: “Non ho altro da dire su questo” e non me lo chiedete. Se fino ad ora s’era sottratta alle domande dei giornalisti, prevedo una clausura ancora più ferrea nei prossimi mesi.
Un fuori onda non si registra per caso
Non mi piace il gossip e non mi piacciono i sistemi che usano Antonio Ricci e Fabrizio Corona di intrufolarsi nelle vite altrui carpendo di nascosto immagini, frasi, segreti. Solo che Corona lo faceva “pretendendo soldi dalle sue vittime”, ora non più, parrebbe, mentre Ricci lo fa per mettere in onda scene che non avrebbero dovuto andare in onda. Così ha fatto con Emilio Fede e Mike Bongiorno e con altri personaggi della tv. La cosa può far ridere, sbellicare da ridere il pubblico.
Ma a me non è mai piaciuto lo “sputtanamento” di personaggi noti, ripresi come se fossero in pantofole. Se era un fuori onda non si capisce perché è stato registrato quel dialogo. Come se qualcuno avesse voluto tendere un tranello al malcapitato. Quando lo studio è in pausa le telecamere sono spente, se registrano vuol dire che qualcuno le ha accese e, di più, che c’è in regia una registrazione in corso, video e audio insieme, con una memoria attiva. Non è cosa trascurabile.
Il signor Giambruno non è nuovo agli scivoloni. Diciamo che è uno che facilmente può cadere nelle trappole. Il che non lo assolve, per carità, non lo rende meno colpevole, ma come al solito di colpevoli ce n’è sempre più d’uno.
Neanche Mediaset pare voglia proseguire la relazione
Le sue dichiarazioni hanno uno strascico anche professionale. Se la Meloni non vuole essere accostata alle gaffes dell’ex convivente, neanche Mediaset lo vuole. L’azienda che sul gossip e i programmi che corrono sul filo ha costruito le sue fortune ora si tutela. Lui si è auto sospeso temporaneamente. Forse è una formula garbata per prendere tempo. Verrà deciso se proseguire o meno con Giambruno e tutto lascia intendere che anche nel rapporto con Mediaset “finisce qui”, almeno per la conduzione di Diario del giorno, la trasmissione quotidiana che lo vedeva protagonista.
Dopo le fuoriuscite della D’Urso e alcune sterzate sui contenuti delle trasmissioni borderline, pare che Mediaset voglia occupare gli spazi che la Rai sta lasciando pericolosamente disponibili, con gli spostamenti di Report e le fuoriuscite di Fazio, Berlinguer e Iannaccone. I nuovi programmi con “gli amici della Meloni” non decollano.
Tutt’altro. Stentano nell’audience mentre la concorrenza se ne avvantaggia e anche i Tg Rai perdono ascolto. Lo stesso canone rischia di venir messo in discussione. Se la Rai non rappresenta più le componenti sociali e culturali del popolo italiano, ma solo quelle di una parte, perché dovremmo pagare un canone? Non c’è più servizio pubblico e altri possono fin da ora definire i loro programmi come servizio pubblico su reti commerciali e reclamare quote di canone.
Le perle di Giambruno: dalla frase sui lupi, alla transumanza, al clima
“Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”, disse Andrea Giambruno in onda, in merito ai numerosi casi di stupro avvenuti durante gli ultimi mesi.
“Ho sentito dire, da politici italiani, che magari ricoprono ruoli molto importanti, che Silvio Berlusconi, tra le tante caratteristiche, ha avuto quella di incarnare quella di formidabile visionario geopolitico. Cioè è stato forse il più grande ministro degli Esteri, senza offesa nei confronti di nessuno, che il Paese abbia avuto negli ultimi 30 anni. Aveva già capito tutto ciò che sarebbe successo, dalla transumanza, se così possiamo definirla, dall’Africa verso l’Europa alla situazione della guerra fredda tra Stati Uniti e Russia. Aveva già visto tutto”
“Temperature sopra i 40 gradi in estate… il caldo che da giorni sta colpendo l’Italia non è poi una grande notizia”, ha detto Giambruno, sottintendendo che durante i mesi caldi le temperature alte sono normali.
Il primo fuorionda pubblicato da Striscia la Notizia
“Ma non mi rompessero il c… col ciuffo, ho 42 anni e ce li ho i capelli, qua dentro sono tutti pelati, ma non mi rompessero i c…L’unico giudizio che conta per me è quello della Viviana, ma la bellezza di questo blu estoril, una donna acculturata come te dovrebbe saperlo, blu Cina no, non ti si addice, sei di un livello superiore, meglio oggi? Sei di buon umore? Mi è dispiaciuto ieri vederti un po’…Sembri una donna intelligentissima, ma perché non ti ho conosciuta prima”.
Il secondo fuorionda
“Sei fidanzata? Ho una tresca, ma cerchiamo la terza, vuoi partecipare? Lo sa tutta Mediaset, ora lo sai anche tu. Stiamo cercando una terza partecipante, facciamo le threesome Anche le foursome con **** . Però generalmente va a Madrid a ciu***e. Hai sco*ato? C’è fi*a? Sco**to? Entrerai a far parte del nostro gruppo di lavoro? Ti piacerebbe? Però devi darci qualcosa in cambio. Posso toccarmi il pa**o mentre ti parlo?”, sono gli ultimi commenti mandati in onda, sempre da Striscia la Notizia prima che uscisse il comunicato della Meloni. Commenti che mostrano una propensione spiccata alle battute da bar. Il video sta facendo il giro dei social grazie al passaggio su Striscia e ai nomi dei personaggi coinvolti. L’unica che non c’entra niente è la collega del giornalista, Viviana Guglielmi, che si limita a respingere le “avance” di Giambruno.
Una breve biografia del ragazzo col ciuffo
Nasce a Milano nel 1981, figlio di Elio e Flavia. Ha una sorella Ilaria. Immagino questa povera famiglia messa sulla graticola in queste ore. Voglio sperare sappiano restare in silenzio per non attirare su di sé tutto il fango che la stampa vorrà scavare.
Da giovane pratica arti marziali. Frequenta il Liceo scientifico a Monza e poi si Laurea in Filosofia alla Cattolica di Milano. Un percorso di tutto rispetto.
Nel 2003, a 22 anni, inizia a lavorare dietro le quinte a canale Telenova e poi a MTV.
Nel 2009 approda a Mediaset come autore di Matrix, Quinta colonna, Mattino 5, TGCOM, Stasera Italia.
Nel 2014 conosce Giorgia Meloni mentre lavora a Quinta Colonna.
Nel 2016 nasce la figlia Ginevra.
2020 debutta come conduttore televisivo a Studio aperto su Italia 1.
Diventa First Gentleman dopo che Giorgia è diventata premier.
2022 presenta Diario del Giorno, quotidiana di Rete 4
2023 a seguito di alcune gaffes e commenti inopportuni verso una collega, la Meloni annuncia che la relazione è finita.
Si autosospende dalla conduzione per una settimana.
Dopo la vittoria elettorale lei lo aveva ringraziato
“Voglio ringraziare la mia famiglia, Andrea, mia figlia, mia sorella, mia madre. Tutti quelli per i quali io ci sono stata meno di quanto loro ci fossero per me“. In più occasionilla leader di FdI aveva poi ironizzato sul fatto di avere una sorta di “nemico in casa” perché Andrea, diceva lei, è di sinistra. Ospite in una puntata de Il Testimone condotta da Pif, aveva dichiarato: “Il mio compagno è di sinistra, adesso penso che voterà per me alle prossime elezioni. Discutiamo sui gay, sui temi etici, sulla legalizzazione delle droghe leggere. Non la pensiamo nella stessa maniera“.
Non so da dove derivasse questa convinzione che a molti appare bizzarra, ma poi è lui stesso a smentirla.
Non sono di sinistra. Discutiamo su temi sensibili
“Non sono di sinistra. Con Giorgia abbiamo opinioni divergenti su alcuni temi etici, come il suicidio assistito. Io penso che lo Stato debba riflettere se sia giusto che una persona possa morire a casa sua, coi familiari, o sia costretta ad andare a morire in Svizzera”, ha spiegato. “Discutiamo su temi sensibili che — lo comprendo — la politica deve affrontare con una responsabilità diversa rispetto a me che ho solo una mia opinione personale”, ha poi aggiunto. E, a proposito dell’aborto, ha detto: “Non c’è alcuna discussione: non troverà una riga in cui Giorgia contesta la 194. Sul resto, non si litiga, si parla e ognuno motiva la sua posizione”.
Quindi, circa la polemica Peppa Pig e il video cartoon con le due mamme, nata in fase di campagna elettorale, Giambruno ha precisato riguardo la figlia: “Posso anche fargliela vedere e, se dovesse chiedere perché ci sono due madri, glielo spiego. Però, una cosa è una scelta spiegata da un genitore, un’altra è far passare forzatamente un concetto”.
L’acqua potrebbe continuare a scavare la pietra, anche se non stanno più insieme
Tutto sembrava avviato verso un ménage difficile ma tranquillo. Fintanto che l’uomo era nell’ombra della leader politica. Non appena ha avuto un palcoscenico, piccolo, su una rete nazionale ma minore, non appena la stampa s’è interessata a lui, al First Gentleman, sono cominciate le gaffes. Un po’, come dicono a Roma, lui c’è, non ci fa!
Un po’ la cronaca ci sguazza: certe dichiarazioni strampalate, certi scivoloni e certe cadute che mettono in mostra una pochezza di pensiero, nonostante la Laurea in Filosofia, sono ghiotte occasioni per costruire casi umani, insinuare crepe nella relazione, colpire l’alfiere per arrivare alla Regina. Questo è quello che non mi piace della vicenda e della maniera di fare giornalismo oggi nell’era dei social. Hanno tessuto una tela, poi qualcuno ha lasciato le telecamere accese, oppure semplicemente ha trovato la registrazione, gli è caduta tra le mani, guarda che fortuna!
E la Giorgia sé tolta da sotto la goccia che picchiava sulla sua pietra! Ma Giorgia sbaglia se pensa di essersi salvata, perché l’acqua resta acqua e la pietra resta pietra. Se faranno in modo che restino vicine, anche se non insieme, l’acqua continuerà inesorabilmente a scavare nella pietra. Il tempo potrebbe darle torto. Staremo a vedere.
Ma una domanda a Giorgia vorrei proprio farla: “Ah Giò, ma perché te sei scerto proprio lui?”.