Giampiero Mughini si è sposato a Milano a quasi 80 anni (portati da dio)
Giampiero Mughini alle porte degli 80 anni l’11 settembre scorso, ha detto sì a Michela Pandolfi
Giampiero Mughini, una vita intensa da intellettuale, racconta i suoi amori e il suo matrimonio celebrato a Milano. Alle porte degli 80 anni infatti, l’11 settembre scorso, ha detto sì a Michela Pandolfi. Il suggello ad una relazione sentimentale lunga quasi 30 anni. Una cerimonia speciale, officiata dal sindaco Giuseppe Sala.
Momento prolifico per Giampiero Mughini
Il giornalista, scrittore, noto personaggio televisivo ha anche dato alle stampe il suo Nuovo Dizionario Sentimentale (Marsilio) in cui racconta i sentimenti profondissimi per sua madre, e l’affetto di lei verso i due cani setter, amati come figli, le memorie di amori, incontri, letture. In questo testo autobiografico prosegue le sue riflessioni contenute nel Dizionario Sentimentale (del 1992, N.d.r), che “riassumeva gli spezzoni dell’identità di un uomo che era nella fase più vitale della sua esistenza”, racconta ad Affari Italiani, intervistato da Mariagloria Fontana.
Carico di entusiasmo e passione, ma anche consapevole della difficoltà intrinseca del vivere definisce il dolore: “Il sentimento più immanente al vivere”. Racconta anche di malinconie, come quella per la Parigi che ha vissuto e che dice “non esiste più”. L’Italia è invece casa sua: nato in Sicilia, abita a Roma, la mia patria è Milano. A Milano le aziende, case editrici, giornali con cui ha lavorato.
Un’opera riflessiva sui traguardi raggiunti e quelli mancati
Il Nuovo Dizionario Sentimentale rispetto al vecchio Dizionario è invece un’opera più riflessiva, in cui prende le misure dei traguardi e degli obiettivi mancati, un bilancio più pacato sulla propria esistenza, un libro in cui l’autore fa “i conti con il passato”, le scelte fatte, la carriera, la famiglia. L’ultimo capitolo è dedicato al suo cane.
Mughini anticipa anche che sta già lavorando al prossimo libro. Dona al lettore anche le sue emozioni più viscerali, come la vergogna che sua madre ha provato quando si era separata dal marito nei primi anni Cinquanta e la solitudine quando anche lui l’aveva in qualche modo lasciata per trasferirsi da Catania a Roma. Si mette a nudo Mughini, nella penna di Mariagloria Fontana a cui rivela quella depressione ereditaria di cui soffrì sua madre e che ha colpito anche lui, fino a perdere la forza anche di accendere il gas o aprire un rubinetto. La depressione spesso non viene presa sul serio, denuncia.
Le cose più importanti della vita secondo Mughini? “L’amicizia, l’amore, i libri, le abitudini e la lealtà”.