Gianni Tonelli: “Con la tenuità del fatto libere aggressioni ai pubblici ufficiali”
Gianni Tonelli critica aspramente la modifica dei Decreti Sicurezza, i quali, spiega, depenalizzano reati contro i pubblici ufficiali attraverso la tenuità del fatto
Gianni Tonelli ex Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia, e dal 2018 in Camera dei Deputati con la Lega critica aspramente la modifica dei Decreti Sicurezza, i quali, spiega depenalizzano reati contro i pubblici ufficiali con la tenuità del fatto.
Tenuità del fatto: le parole di Gianni Tonelli
“Nell’approvazione dei Decreti Sicurezza ho proposto questo emendamento che è stato approvato in maggioranza in parlamento. Lo ho sostenuto perché è un principio di buon senso e non una questione corporativa o di divisa. L’emendamento, ora cancellato dal Governo, riguarda le pene contro chi offende o aggredisce un impiegato del pubblico servizio. Da oggi può può essere applicata la tenuità del fatto se do uno spintone a un medico o sputo sulla divisa di un capotreno.
Purtroppo, negli ultimi trent’anni tutto ciò che svolge una funzione pubblica è stato oggetto di delegittimazione e quindi nascono atteggiamenti di avversità verso funzioni e istituzioni pubbliche.
Gli operatori forze dell’ordine sono salvaguardati da questa modifica ma non lo sono i pubblici ufficiali. Non lo sono i medici del pronto soccorso, gli insegnanti (spesso presi a male parole da alcuni genitori), i capotreno, tutta una serie di categorie private del ruolo di pubblico ufficiale.
Restituire dignità alle funzioni pubbliche
“Io inserii la protezione per la figura del pubblico ufficiale perché desideravo allargare anche a tutti gli impiegati del pubblico servizio le tutele che hanno le forze dell’ordine. Come possiamo pensare che un autista del bus si alzi e vada ad affrontare un energumeno che cerca di stuprare una donna? O che un infermiere possa correre in soccorso di un collega offeso e vilipeso?
È fondamentale recuperare un principio di realtà verso i terribili fatti che sappiamo accadere ogni giorno. Dobbiamo restituire dignità alle funzioni pubbliche, comprese le forze dell’ordine. È importante anche sottolineare che ristabilire delle pene severe per coloro che insultano o aggrediscono pubblici ufficiali è una norma di prevenzione”.