Giorgio Albertazzi al Teatro Quirino con “Il Mercante di Venezia”
Ieri il debutto, in scena fino al 9 novembre
In occasione dei 450 anni trascorsi dalla nascita del “Bardo dell’Avon”, comunemente conosciuto come William Shakespeare, il più grande degli attori e registi teatrali del nostro tempo va in scena con “Il mercante di Venezia”, una delle opere più rappresentative della poetica shakespeariana.
È probabile che Shakespeare abbia iniziato a scrivere per il teatro intorno al 1590; nel 1594, con Richard Burbage, divenne il divo dei palcoscenici londinesi (rigorosamente dei teatri pubblici) e azionista nella compagnia dei Lord Chamberlain’s Men, che successivamente avrebbe preso il nome di King’s Men. L’opera debuttata ieri sera al Teatro Quirino fa parte del secondo girone di commedie del drammaturgo, scritte tra il 1595 e il 1599, e mette in scena amore, potere e religione: Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia. Per corteggiarla degnamente, chiede al suo fidato amico Antonio 3.000 ducati in prestito. Antonio, a corto di denaro, garantirà Bassanio a Shylock, un ricco usuraio ebreo disprezzato dai cristiani e che a sua volta li disprezza.
Il grande Albertazzi interpreta proprio lui, “un ebreo veneziano che è diverso da un ebreo qualunque – dichiara l’attore – alla fine resta solo e io gli faccio fare una cosa che in Shakespeare non c’è: Shylock butta via i soldi… un ebreo che butta via i suoi denari!”. (fonte corriere della sera)
Commoventi le dichiarazioni del regista, Giancarlo Marinelli, che vede ne "Il Mercante di Venezia” la sinfonia della giovinezza e immagina una Venezia shakespeariana simile a una spiaggia della California, con ragazzi bellissimi e donne sinuose “che fanno continuamente ciò che io vorrei fare ogni volta che approdo in Laguna: il bagno!"
Lo spettacolo è prodotto da Ghione Produzioni e sarà al Teatro Quirino fino al 9 novembre.