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Giornata mondiale dell’acqua: qual è il tema scelto per il 2025

Il 22 marzo 1992 è stata istituita dall’ONU la ricorrenza, che è stata celebrata per la prima volta nel 1993

acqua-pexels-Romait.it

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Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata per la prima volta nel 1993. Questo evento internazionale richiama l’attenzione sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, sensibilizzando governi, istituzioni e cittadini sull’importanza dell’acqua come risorsa preziosa e limitata.

Giornata mondiale dell’acqua, il tema di quest’anno

Il tema scelto per il 2025 è particolarmente rilevante e urgente: la conservazione dei ghiacciai. Dopo l’attenzione posta nel 2024 sull’acqua come strumento di pace, quest’anno l’ONU invita a riflettere sul ruolo cruciale dei ghiacciai nel ciclo idrico globale. I ghiacciai non sono soltanto spettacolari formazioni naturali, ma costituiscono riserve d’acqua dolce fondamentali per miliardi di persone. La loro progressiva scomparsa, accelerata dai cambiamenti climatici, mette a rischio non solo la biodiversità montana, ma anche la sicurezza idrica di intere regioni.

Secondo recenti rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), entro il 2050 molti dei ghiacciai alpini potrebbero scomparire, e le riserve d’acqua dolce nei bacini montani potrebbero ridursi drasticamente. Nel 2024, i dati hanno mostrato una riduzione della massa glaciale del 20% rispetto al 2000, con un impatto diretto sull’approvvigionamento idrico di paesi come l’Italia, la Svizzera e il Nepal.

In Europa, il fenomeno colpisce duramente le Alpi, dove si registra una perdita di circa 1,5 metri di spessore glaciale ogni anno. La situazione è ancora più drammatica in Asia, dove l’Himalaya, fonte dei principali fiumi dell’Asia meridionale, si sta sciogliendo a un ritmo allarmante, compromettendo l’acqua potabile per milioni di persone.

La scomparsa dei ghiacciai non significa soltanto perdita paesaggistica: implica anche una riduzione significativa delle riserve idriche, causando crisi nell’agricoltura, difficoltà nell’accesso all’acqua potabile e un aumento del rischio di disastri naturali come frane e inondazioni. Nelle zone montuose, il regime idrico si sta trasformando rapidamente, con impatti diretti sull’agricoltura e sulla produzione di energia idroelettrica.

Conservazione dei ghiacciai, le possibili soluzioni

Per contrastare questa emergenza, l’ONU e molte organizzazioni locali e internazionali stanno promuovendo strategie di conservazione e adattamento. Tra queste:

  • Progetti di riforestazione alpina, per migliorare la capacità di assorbimento del suolo e stabilizzare il ciclo idrico;
  • Tecnologie di conservazione glaciale, come l’uso di teli geotessili per proteggere i ghiacciai dall’erosione estiva;
  • Monitoraggio satellitare avanzato per mappare e prevedere la riduzione dei ghiacciai.

L’Italia sta contribuendo attivamente con iniziative di tutela nelle Alpi e nei ghiacciai dell’Appennino, promuovendo anche l’educazione ambientale nelle scuole per sensibilizzare i giovani sulla crisi climatica.