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Giornata mondiale dell’Intelligenza Artificiale, intervista a Fabrizio Abbate

La data è quella del 4 luglio, che sancì l’inizio della disciplina scientifica dell’I.A. ma c’è anche una straordinaria e incredibile coincidenza

Intelligenza Artificiale

L’Enia, Ente Nazionale Intelligenza Artificiale, ha lanciato una grande proposta la giornata dell’I.A. il prossimo 4 luglio e che verrà celebrata con molte iniziative sia di Enia, sia in partnership con quei gruppi, organismi, associazioni e istituzioni che stanno aderendo. Chiediamo a Fabrizio Abbate, avvocato, economista e scrittore e soprattutto presidente del Salotto Letterario dell’I.A. di Enia di spiegarci questa iniziativa.

Come nasce la Giornata Internazionale dell’I.A.?

Da una bellissima intuizione della Presidente di Enia, Valeria Lazzaroli, che intende colmare una lacuna e mobilitare gli intellettuali, la cultura, l’opinione pubblica, i giovani sul tema dell’I.A. e per affrontare assieme la sfida che è una sfida epocale.

Qual è lo scopo dell’iniziativa?

L’Enia con l’istituzione di questa giornata speciale offre uno spunto di riflessione sulla portata mastodontica della rivoluzione dell’I.A. Una rivoluzione totale, uno snodo della storia umana totalmente decisivo che rappresenta una sfida globale. Solo se vinceremo questa sfida, l’umanità avrà delle prospettive, e forse , a quel punto potrà mettere l’I.A. al servizio di finalità buone. Ecco perché noi sosteniamo l’impegno di inserire l’Etica nell’I.A.

Quindi secondo lei e secondo Enia, questo è un passaggio storico per l’evoluzione dell’uomo?

E’ certamente un passaggio così decisivo che non ve ne sono stati altri uguali, è molto più dell’era atomica, ecco perché io parlo di Neoevo, che è l’età dell’I.A., e ho dedicato vari libri di una saga per illustrare questo concetto e per far capire a tutti il cambiamento epocale.

Il mio recente libro Neoevo Prossimo Venturo spiega in poche pagine tutto questo.

E vi è assoluta convergenza con l’iniziativa della Giornata dell’I.A. perché ambedue (la saga Neoevo e la Giornata) servono a far capire alla gente che deve aprire gli occhi e cominciare a ragionare in termini nuovi, molti invece tendono ad applicare vecchi schemi.

Perché è stata scelta la data del 4 luglio?

La data è quella del congresso di Dortmund nel 1956, che sancì l’inizio della disciplina scientifica dell’I.A.,. ma per me, come scrittore, che crede anche nei presagi e nella numerologia, c’è anche una straordinaria e incredibile coincidenza. E cioè che proprio il 4 luglio del 2024, al Festival di Spoleto è stato presentato e discusso il primo giallo della saga “Astrolia e il mistero delle 3 cattedrali” (e che è imperniato anche sull’IA.) il libro che appunto schiude le porte al Neoevo.

In quella occasione alcuni giornali scrissero: “Un fatto è certo, che nella numerologia sono nascosti simboli e segnali esoterici che non possono essere trascurati.

Ma in concreto la giornata dell’I.A. come si articolerà?

La presidente dell’Enia, Valeria Lazzaroli, sta con molta energia e motivazione coinvolgendo organismi, istituzioni, tecnici e scienziati per varare un programma multidisciplinare che si svolgerà in varie sedi e in varie città e noi del Salotto dell’Enia daremo il nostro contributo certamente, sotto molti profili: economico, giuridico, comunicativo.

Un approccio multidisciplinare quindi, ma in particolare il salotto quali aspetti affronterà?

Il salotto ha come focus il tema dell’I.A. nell’arte nella letteratura, nello spettacolo e nei campi limitrofi come moda, design , cultura intrattenimento cioè quei campi che investono la creatività umana, Il punto di snodo tra Intelligenza Umana e Artificiale e quindi il punto filosoficamente più importante delle sfide future.

Se perderemo questa sfida, se l’I.A. travolgerà la creatività umana, allora le prospettive saranno buie.

Ecco perché oltre al tema dell’etica quella della creatività è uno snodo decisivo.

Il salotto dell’I.A. intende discutere questo punto e difendere il diritto di autore, il copyright e l’originalità dei creativi (soprattutto più deboli) e non solo dei grandi brand. Dopo tutto io non posso dimenticare che oltre che avvocato ed economista sono scrittore (anche di poesie e di musical) e quindi sono parte integrante nella difesa strenua di tali diritti.

Infine ricordo che il Made in Italy, se non difendiamo la creatività sparirà in pochissimi anni, ecco perché la sfida ci riguarda tutti.

Riuscirà l’Enia (e il salotto I.A. dell’Enia) a combattere e vincere questa sfida?

Intanto devo sottolineare che in questo caso, l’Italia grazie all’Enia e alla lungimirante proposta di Valeria Lazzaroli, è in prima fila nel lanciare un’Idea della Giornata dell’I.A. e non è quindi un’imitazione di modelli esteri. Inoltre noi intendiamo mobilitare tutti gli esperti, tutte le forze sociali, tutti i centri culturali, tutte le istituzioni in un progetto comune per dar vita alla giornata dell’I.A. che può essere un progetto comune e corale, noi lo auspichiamo.

Poi come salotto insisteremo sull’esigenza di lanciare un grande piano formativo per tutti (giovani, anziani, studenti), perché il tema investe tutti e come nell’800 per lanciare lo sviluppo dell’industria gli Stati lanciarono la scuola pubblica e la formazione e alfabetizzazione per tutti, adesso dobbiamo fare una cosa analoga, mentre i poteri finora hanno consentito il Far Web, cioè hanno lasciato la gente abbandonata a se stessa invece di formarla, una contradizione assoluta.

Spingere per l’informatizzazione ma poi dire alla gente di arrangiarsi, questo è l’approccio attuale che noi combattiamo e senza una formazione estesa a tutti, anche l’etica è un semplice specchietto per le allodole.

Bene, noi rilanciamo questo appello alla collaborazione ad artisti, studiosi e istituzioni anche locali ma dove è possibile contattarvi?

Ormai tutto si svolge sul web. L’Enia può essere contattata qui e su Linkedin, mentre il Salotto si trova qui e su Facebook.

Diamo appuntamento a tutti il 4 luglio per la giornata Internazionale dell’I.A., soprattutto agli artisti, ai giovani, agli amanti dell’arte, che si uniscano a noi per celebrare in modo consapevole questa sfida.