Giovane trans aggredita a Torre del Greco: il video pubblicato sul web
L’ennesimo video di violenza diffuso in rete ritrae una ragazza trans picchiata da due giovani di 22 e 19 anni
6 Febbraio 2021-Torre del Greco. Nel quartiere Leopardi della città una ragazza trans viene inseguita da due giovani per poi essere picchiata e presa a calci ripetutamente. Una violenza inaudita pubblicata successivamente sui social e che ha raggiunto, nel giro di poco tempo, un numero enorme di visualizzazioni.
La protagonista di questa violenza è Carla, appoggiata e sostenuta dall’associazione ARCIGAY di Napoli, che da subito si è fatta avanti, dichiarando di conoscere la ragazza. In seguito l’ha affiancata durante l’intervista, fatta qualche giorno dopo dalla vittima, accompagnata dalla presidente dell’associazione, Daniela Lourdes Falanga.
La ragazza ha sporto denuncia, il movente sembra essere quello omofobo
Carla ha dichiarato di aver sempre combattuto con queste discriminazioni da quando si è dichiarata trans, all’età di 16 anni. I due ragazzi l’avevano presa in giro più volte ma senza ricorrere alla violenza fisica, fino ad ora.
La ragazza, affiancata da Falanga ha dichiarato di non essere stata accettata, almeno in passato, neanche dalla sua famiglia e di essersi riavvicinata a quest’ultima solo ultimamente.
La polizia ha da subito avviato le indagini, tramite il recupero delle varie registrazioni delle telecamere di sorveglianza, che si sono aggiunte al video sui social come prove. I due responsabili sono stati in seguito individuati e denunciati.
Si tratta di due ragazzi di 22 e di 19 anni
L’ Arcigay di Napoli si è sempre distinta con l’obiettivo di sostenere le persone del territorio, che hanno subito o subiscono attacchi omofobi. Già il giorno dell’accaduto la loro portavoce aveva dichiarato di aver riconosciuto la vittima come una delle ragazze aiutate da loro, dichiarando che si sarebbe impegnata nel ricercarla e aiutarla ancora una volta.
E così è stato, Falanga da subito si è esposta in prima persona affiancandola nelle varie dichiarazioni fatte ai giornalisti.
Insieme a lei, non sono mancate le indignazioni di altri personaggi noti del territorio, tra cui il sindaco Giovanni Palomba, dichiarando di aver appreso della vicenda solo tramite i social.
Un episodio che può essere rappresentato sotto due aspetti
Uno è quello della violenza, dell’omofobia, che non dovrebbe esserci più e che eppure continuiamo a raccontare e a denunciare. L’altro è invece quello rappresentato dalla parte più civile della società, in prima linea sempre per aiutare le persone più deboli e l’associazione Arcigay è solo una fra tante.
Il problema però rimane: non è possibile che una ragazza non possa vivere in pace o girare per il suo quartiere senza essere aggredita.
Articolo di Marta Giorgi. Disegni di Chiara Giorgi