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Giubileo 2025: Gualtieri annuncia la chiusura anticipata dei cantieri

Piazza Pia, che verrà inaugurata giovedì, è uno dei punti cruciali del progetto, per la sua vicinanza a San Pietro, e come simbolo della modernizzazione della Capitale

Vaticano

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A cinquantacinque giorni dall’apertura della Porta Santa, momento simbolico che sancirà l’inizio del Giubileo 2025, Roma accelera la trasformazione di cantieri e progetti per presentarsi all’appuntamento in grande stile. Il sindaco Roberto Gualtieri e il monsignor Rino Fisichella, responsabile del Vaticano per l’organizzazione dell’Anno Santo, hanno annunciato con orgoglio l’avanzamento dei lavori: “Piazza Pia sarà un gioiello e pronta nei tempi“, ha dichiarato Fisichella, lasciando intendere un clima di ritrovata fiducia e coordinamento tra Campidoglio e Vaticano. Un messaggio forte, non solo per i cittadini romani, ma per i pellegrini e i turisti che si preparano a visitare la Capitale in uno dei momenti più attesi della sua storia recente.

Il lungo lavoro nei cantieri e la fiducia dei romani da riconquistare

Negli ultimi mesi, la tabella di marcia dei lavori per il Giubileo ha subito qualche intoppo, con critiche e richiami all’ordine giunti dalla diocesi romana e dal Vaticano stesso. “Basta chiacchiere, agire” era stato il monito lanciato al Campidoglio, una spinta che ha evidentemente sortito i suoi effetti. Gualtieri, alle prese con un rimpasto di giunta e pressioni interne dal suo stesso partito, si è mostrato risoluto e ottimista: “I cantieri del Giubileo stanno procedendo meglio delle nostre aspettative. A dicembre ne chiuderemo più del previsto. Molte opere sono in anticipo sui tempi.”

Questo sforzo non è solo una questione di efficienza amministrativa, ma rappresenta un test di fiducia tra l’amministrazione e i romani. Con le Comunali che potrebbero tenersi a inizio 2027, Gualtieri si gioca molto della propria reputazione su questa sfida: la città, con Piazza Pia come simbolo centrale di questo rinnovamento, deve apparire all’altezza degli eventi in arrivo. I romani, sempre più attenti alle promesse e agli impegni del Campidoglio, guardano con occhio critico alle tempistiche dei lavori, sperando che non si ripetano i disagi visti in passato.

Convergenza di interessi e obiettivi comuni

Per il Giubileo, la sinergia tra Vaticano e Campidoglio è essenziale: entrambe le istituzioni hanno un interesse vitale nel successo dell’Anno Santo. Per la Santa Sede, il Giubileo rappresenta un momento di alta visibilità internazionale e una grande opportunità di accoglienza per milioni di fedeli, un evento che richiede una logistica impeccabile e una città pronta a ricevere masse di visitatori. Per il Comune di Roma, invece, è un test amministrativo che potrebbe segnare il futuro politico di Gualtieri e il consenso del suo partito.

Questo impegno condiviso si concretizza nella cabina di regia, dove i vertici politici e religiosi convergono per garantire che le opere siano completate in tempo e che non ci siano intoppi logistici. Monsignor Fisichella ha voluto ribadire, dal canto suo, la fiducia nei lavori: “Ho visto il cantiere di Piazza Pia e posso garantire che sarà pronta nei tempi previsti”. Piazza Pia, che verrà inaugurata giovedì, è uno dei punti cruciali del progetto, non solo per la sua vicinanza a San Pietro, ma come simbolo della modernizzazione della Capitale in vista delle celebrazioni.

Roma verso il Giubileo: un’occasione per rilanciarsi

L’Anno Santo è ormai alle porte, e i romani osservano con attenzione ogni passo di questo percorso, in bilico tra la speranza di vedere una città all’altezza dell’occasione e la preoccupazione per i possibili disagi che i cantieri potrebbero comportare. Per Gualtieri, la sfida è duplice: gestire la città in un momento di straordinario afflusso di visitatori e convincere i cittadini della bontà del suo operato. La posta in gioco è alta, e il successo del Giubileo potrebbe rappresentare una carta vincente per la sua riconferma. Il Giubileo 2025 sarà un banco di prova decisivo per la Capitale e un’occasione irripetibile per Roma di mostrarsi al mondo nella sua veste migliore.