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Giubileo 2025: il Campidoglio accelera sullo smart working per liberare Roma da 160 mila veicoli al giorno

Tra le prospettive per il futuro di Roma, anche incentivi per il car sharing, l’uso della bicicletta e la pedonalizzazione di alcune aree centrali

Taxi a Roma in Piazza Esedra

Il Giubileo richiamerà milioni di pellegrini e visitatori nella Capitale. E l’afflusso massiccio di persone potrebbe aggravare una situazione già critica, con traffico e cantieri che rischiano di bloccare la città. La risposta del Campidoglio, in collaborazione con Roma Mobilità e altre istituzioni, è un “Piano Smart Working” ambizioso, che mira a ridurre il volume del traffico veicolare del 10%, mantenendo quotidianamente circa 160.000 auto fuori dalle strade, alleggerendo così la pressione sul sistema viario romano.

L’obiettivo del piano Smart Working del Campidoglio

Il piano, che durerà fino al 24 dicembre, punta su un’estensione del lavoro da remoto per i dipendenti comunali, seguita da un accordo con aziende private e istituzioni pubbliche. Gli oltre 25.000 dipendenti statali (Ministeri, Inps, Inail) potrebbero ricevere un incremento di giorni in smart working, grazie a un’ordinanza imminente firmata dal sindaco Roberto Gualtieri, anche commissario straordinario per il Giubileo. Questo approccio nasce dall’urgenza di alleggerire il traffico durante il rush finale dei lavori per il Giubileo, in particolare nei cantieri “delicati” in punti nevralgici come piazza Pia, snodo cruciale per i flussi turistici verso il Vaticano, Termini e San Giovanni.

Roma Mobilità: analisi del traffico cittadino

Le analisi di Roma Mobilità mostrano che l’area metropolitana ospita quotidianamente circa 1,6 milioni di veicoli, con il traffico che raggiunge livelli record sul Grande Raccordo Anulare (GRA) e sulle principali vie consolari. Senza il contributo del lavoro da remoto, il numero di spostamenti nella città metropolitana potrebbe sfiorare i 5,9 milioni, dato che gli attuali livelli di smart working hanno contribuito a ridurlo a 4,3 milioni. Tuttavia, anche così la situazione resta critica, con spostamenti giornalieri che si concentrano maggiormente sulle vie più congestionate. Lo stesso dossier di Roma Mobilità sottolinea che ogni cittadino effettua in media 1,8 spostamenti al giorno, di cui circa due terzi in auto o scooter, mentre solo un terzo dei romani utilizza il trasporto pubblico.

Cantieri per il Giubileo: rischio di ritardi e congestione

Il Giubileo del 2025 ha portato all’avvio di numerosi progetti infrastrutturali, dalla riqualificazione del centro alla messa in sicurezza di stazioni e strade. L’attenzione è puntata su piazza Pia, dove i lavori si concentrano su un sottopasso fondamentale per il flusso di pellegrini tra Castel Sant’Angelo e San Pietro, mentre alla stazione Termini e a San Giovanni si stanno attuando interventi per facilitare l’accesso e migliorare la sicurezza dei viaggiatori. Tuttavia, con i cantieri in atto, Roma rischia di trovarsi impreparata a gestire l’aumento del traffico atteso per il Giubileo se non si riuscirà a ridurre il carico stradale.

L’impatto sul tessuto urbano

Il Campidoglio spera che il Piano Smart Working porti benefici che vadano oltre la mera riduzione del traffico. Infatti, l’iniziativa mira anche a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre lo stress della città, già gravemente compromessa dallo smog. I dati rivelano che una parte considerevole dell’inquinamento proviene proprio dal traffico intenso, aggravato dalla mancanza di vie di fuga per il traffico pesante. La congestione quotidiana e la presenza di mezzi pesanti nei cantieri compromettono ulteriormente la vivibilità della Capitale, con un impatto negativo sulla salute pubblica e sulla qualità della vita dei cittadini.

Verso una mobilità sostenibile?

L’obiettivo del Campidoglio e della giunta Gualtieri è quella di trasformare questa necessità di contenimento del traffico in una spinta verso una mobilità più sostenibile e più efficiente. Anche se il piano ha riscosso un certo entusiasmo, restano da verificare i livelli di adesione, soprattutto tra le aziende private, la cui partecipazione è fondamentale per ottenere risultati significativi. Tra le prospettive per il futuro, ci sono anche incentivi a favorire il car sharing, l’uso della bicicletta e la pedonalizzazione di alcune aree centrali, in linea con gli obiettivi a lungo termine di un trasporto urbano più ecologico e orientato alla riduzione dell’inquinamento.