Giubileo, sequestrati mezzo milione di rosari e immagini sacre
Indubbiamente, non c’è limite alle falsificazioni, nel senso che dove c’è aria di affari in larga scala non si guarda in faccia a nessuno
Indubbiamente, non c'è limite alle falsificazioni, nel senso che dove c'è aria di affari in larga scala non si guarda in faccia a nessuno: "piatto ricco mi ci ficco". Al termine di un'operazione denominata "Porta Santa", la Guardia di Finanza ha provveduto al sequestro di mezzo milione di rosari, immagini sacre, calamite, portachiavi con il ritratto di papa Francesco, ovvero, materiale bello e pronto, destinato ad essere rifilato ai fedeli ignari della truffa, durante l'apertura del Giubileo e non solo, considerando anche i giorni, le settimane e i mesi a seguire. Il materiale, per un valore stimato intorno al milione di Euro, è stato requisito dalle Fiamme Gialle, durante un blitz operato nella zona di San Basilio e Tor Cervara. Tre imprenditori cinesi, sono stati arrestati con l'accusa di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, nonchè di violazione del cosiddetto codice di consumo. Se penso alle corone di spine che si vendono in Terra Santa, nelle bancarelle disseminate lungo la Via Dolorosa, i miei brividi aumentano, senza alcuna responsabilità dovuta alle temperature invernali. Se poi torno ai ricordi del marchio "Made in China" che fin da bambino trovavo ovunque, persino sulle automobiline, posso ragionevolmente credere di avere con me qualche immaginetta sacra, acquistata chissà dove, ma a ciò aggiungo, che non me ne dolgo più di tanto. In fin dei conti, ritengo che la devozione del cuore non sia falsificabile, a meno che non dipenda espressamente da noi. Per questo, tengo sempre a mente le parole iniziali del salmo 89: "Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore….." Con buona pace di "made in China" e zone limitrofe.