Giubileo straordinario, Rutelli a Marino: “Datte da fa”
Rutelli spiega perché non ha accettato la proposta di candidarsi per il Giubileo straordinario del 2015
‘Datte da fa’: lo disse Papa Giovanni Paolo II, lo dice oggi l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, rivolgendosi all’attuale primo cittadino Ignazio Marino. “A Marino dico, parafrasando una frase famosa di Papa Giovanni Paolo II, ‘Datte da fa’ ’, lo dico amichevolmente perché so che avrà moltissimo lavoro da fare e dovrà coinvolgere il maggior numero possibile di Enti e persone”, dice Rutelli ai microfoni di Radio Roma Capitale.
“Che cosa serve per organizzare un tale evento? Capacità gestionale e organizzativa, mettersi a un tavolo coinvolgendo il maggior numero di enti e organizzazioni, per dire sinceramente quali siano i problemi e come e chi dovrà risolverli” – continua Rutelli.
Secondo l’ex primo cittadino, inoltre, “la responsabilità” deve andare “a chi è stato eletto, quindi Comune, Regione e Governo Centrale”. Motivo per cui Rutelli ha risposto di no a quanti gli chiedevano di candidarsi.
I tempi sono stretti: “Oggi con 8 mesi di tempo e con le difficoltà tecniche e economiche dell’amministrazione comunale è impossibile pensare di fare quel che fu fatto allora. I punti cruciali oggi a mio avviso sono: organizzazione viabilità per pullman turistici, pulizia strade e ambiente, risistemazione strade, sviluppo delle capacità di accoglienza da parte di Roma, snodi del traffico. Questo Giubileo sarà senza opere pubbliche ma saranno fondamentali le opere di ordinaria amministrazione per evitare problemi”, conclude Rutelli