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Glaucoma, in Italia 1,2 mln di malati: ma la metà non lo sa perché è asintomatico

Le cause del glaucoma sono sconosciute ma se viene diagnosticato tardi può portare alla cecità: la settimana mondiale dedicata alla malattia

Oculista con occhiale graduato in mano

Parte oggi e dura fino a sabato 11 marzo il 6° Congresso internazionale dell’Associazione italiana per lo Studio del Glaucoma (AISG), in concomitanza con la settimana mondiale del Glaucoma. A Torino, quasi 500 tra medici, ricercatori e studiosi provenienti da decine di Paesi di tutto il mondo si incontrano per una tre giorni di studio, dibattito e approfondimento dedicata alla patologia.

Il glaucoma in Italia

In Italia, la malattia colpisce un italiano ogni 50. Al momento sono 1.200.000 quelli che ne soffrono. Con un particolare. La metà già si sta curando e l’altra metà non sa di averlo. Il glaucoma è infatti una malattia asintomatica: il paziente non sa di esserne affetto. Il glaucoma si scopre spesso quando è già molto tardi.

E, se non identificato per tempo, porta gradualmente alla marcata riduzione fino alla perdita, della funzione visiva. Le sue cause sono in parte conosciute. Dipende nella maggioranza dei casi sicuramente dalla pressione dell’occhio elevata.

Ma questa non si riconosce se si fa fatica a salire le scale. Ma solo con un monitoraggio costante. E qui entra in ballo la prevenzione. La prevenzione sarà, in tutto il mondo, l’argomento principale della Settimana del Glaucoma. Ma non sarà il solo.

A Torino verranno anche approfonditi gli aspetti legati al peggioramento della qualità della vita nei pazienti; il ruolo, sempre più centrale, dell’intelligenza artificiale; la familiarità della malattia e le riflessioni che, a livello clinico, si stanno facendo sulla cronologia delle terapie: gocce, laser, chirurgia.