Gli Aires Tango di Javier Girotto all’Auditorium della Musica
I sei brani scritti da Towner e i sei di Girotto si alternano con regolarità, mostrando la diversità ma anche i tanti punti di contatto
Gli Aires Tango di Javier Girotto, presentano sabato 16 aprile nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica,il nuovo album “ Duende”, prodotto da Cam Jazz e realizzato in collaborazione con Ralph Towner, storico componente degli Oregon Dopo vent’anni di carriera, recentemente celebrati da Cam Jazz con un box monumentale, gli Aires Tango di Javier Girotto tornano in pista. E per la prima volta diventano cinque. Il nuovo album “Duende”, infatti, è realizzato in collaborazione con Ralph Towner, storico componente degli Oregon. Il grande chitarrista americano firma la metà dei brani in scaletta e regala agli Aires Tango nuove sfumature sonore, in un intreccio che rende la musica di questo disco estremamente affascinante.
I sei brani scritti da Towner e i sei di Girotto si alternano con regolarità, mostrando la diversità ma anche i tanti punti di contatto tra gli stili del musicista dello stato di Washington e del quartetto italo-argentino. Si apre con la title track, opera del chitarrista. L’arpeggio iniziale di Towner è sottolineato dalle percussioni di Michele Rabbia, e via via entrano in scena gli altri Aires Tango. “Racconti in fuga” è introdotta dal pianoforte di Alessandro Gwis, protagonista di un magnifico solo sul finire del brano.
In “Origini”, il fruscio di un grammofono lascia spazio al bellissimo tema introdotto dal pianoforte e dal sax, per poi lasciare spazio al solo di Marco Siniscalco al basso elettrico. Ralph Towner si confronta con la tradizione musicale italiana, e campana in particolare, dando vita a un’originale “Tammurriata”, in cui la sua chitarra classica si intreccia a meraviglia con il piano di Gwis. L’ascolto scorre piacevole, come sempre capita quando ci si imbatte nelle melodie ricche e suadenti di Girotto.
La presenza di Towner, nei brani da lui firmati, si fonde perfettamente con l’amalgama sonoro degli Aires Tango. Ne sono ulteriori ottimi esempi “A Breath Away”e “Chiaroscuro”: in quest’ultima, il chitarrista si lancia in un lungo solo, accompagnato e sottolineato con grande dolcezza dalla sezione ritmica del quartetto di Girotto. “Duende” si chiude con “Barrio Jardin”, brano malinconico e vagamente felliniano, di grande suggestione.