Gli ambientalisti andrebbero denunciati per procurato allarme
Altro che reato di negazionismo climatico, i veri danni li fanno le fake news del pensiero green unico: che si spinge a censurare perfino un Nobel come John Clauser
Che gli ambientalisti siano i sacerdoti di una “religione laica” del tutto affine al comunismo non lo scopriamo certo oggi. E, proprio come la casa ideologica madre, anche la filiale ha l’obiettivo di imporre i suoi folli dogmi a tutti e a ogni costo. Anche cercando di rendere orwellianamente illegali le opinioni di chi osa dissentire dal pensiero green unico.
Altro che negazionismo climatico
«Presenterò una proposta di legge che introduce il reato di negazionismo climatico perché chi mistifica» fa «più danni di grandine, alluvione, caldo e siccità». Così, come riporta TGCom24, Angelo Bonelli, leader dei Verdi, dimostrando senza neppure particolare originalità che le alte temperature danno alla testa anche se non sono da record.
Col sovietismo green auspicato dal Nostro, infatti, verrebbero tra l’altro condannati fior di scienziati i cui studi smentiscono i teoremi catastrofisti propalati dal mainstream. Tipo i firmatari del documento “Clima, una petizione controcorrente”, che includono esperti del calibro di Franco Prodi, Franco Battaglia e Antonino Zichichi.
Con cattiva pace del metodo sperimentale galileiano, che per definizione esige osservazioni empiriche, dati riproducibili e possibilità di mettere in discussione qualsiasi risultato. Non a caso, il fisico statunitense Harold Lewis definiva il riscaldamento globale «la più grande e riuscita frode pseudoscientifica che abbia mai visto».
L’identica impostazione, en passant, del Premio Nobel per la Fisica in carica, l’americano John Clauser, che ha bollato il climate change di origine antropica come «pseudoscienza giornalistica». E per questo, come riferisce La Verità, si è visto censurare dal Fondo Monetario Internazionale un seminario sui modelli climatici. A conferma che, in qualche misura, questa deriva liberticida è già in atto.
Le fake news degli ambientalisti
Comunque il-Verde-Bonelli (come lo chiamano tutti) ha poi precisato che la sua era «una proposta/provocazione per evidenziare gli effetti e le reazioni dell’internazionale del negazionismo climatico». Toppa che è quasi peggiore del buco, visto che semmai – e notoriamente – l’internazionale è quella dell’affermazionismo politico-affaristico-mediatico. D’altronde, aggiungendo che i climato-realisti vogliono «preservare i loro interessi economici», ha fatto capire che la sua non era neppure una vera retromarcia. Oltre a ribadire la predisposizione alle fake news dei talebani dell’eco-narrazione dominante.
Vedasi, per esempio, alla voce roghi a Rodi e Corfù, naturalmente attribuiti dai mass media ai cambiamenti climatici. Peccato che, come rileva La Stampa, i pompieri greci (e anche alcuni maggiorenti) abbiano chiarito che si tratta di incendi dolosi – esattamente come in Sicilia, peraltro.
Rimanendo poi nell’ambito della busiarda, che dire di un recente editoriale del direttore Massimo Giannini? Con tanto di immancabile allarmismo sui «40 gradi e passa che fanno del giugno scorso il mese più caldo degli ultimi 120mila anni»? Una sparata già smentita sul Tempo dal colonnello Mario Giuliacci, decano dei meteorologi italiani (oltre che dalla paleoclimatologia e dal crollo dei consumi energetici certificato da Terna). E che suona ancora più ridicola ricordando come, un mese fa, tutti si lamentassero del maltempo, del freddo e dell’estate che non arrivava.
Per non parlare del titolo de La Repubblica su quanto è accaduto all’aeroporto di Olbia, dove «la pista è rovente e tre voli non atterrano». Eventi autentici, se presi singolarmente: solo che gli aerei sono stati dirottati su altri scali a causa di un’improvvisa variazione di intensità e direzione del vento.
Gli ambientalisti andrebbero denunciati per procurato allarme
E questo solo per restare all’attualità più stretta – escludendo, cioè, le evidenze “storiche” sul fatto che l’azione dell’uomo incide al massimo per il 5-10% sul clima. Che, come ha magistralmente illustrato il professor Zichichi, per il 90-95% dipende da fenomeni naturali legati al Sole, all’orbita e all’asse terrestre e al vulcanismo.
Ma non diciamolo al numero uno di Alleanza Verdi e Sinistra, che dal canto suo si è spinto a evocare il Codice Penale. Per la precisione, l’articolo 656,«che punisce chi diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico».
E per una volta tocca ringraziarlo, per un autogol di rara spettacolarità, visto che il suddetto articolo può applicarsi benissimo alle eco-balle degli ambientalisti. Che anzi, in base a un altro articolo affine (il 658), andrebbero denunciati per procurato allarme. Ma sia chiaro, lo diciamo solo come (contro)provocazione.