Gourmet Roma: al centro storico apre Clotilde, un salotto di fine secolo
Venerdì 10 marzo la novità gourmet di Roma si chiama Clotilde, una salotto raffinato ed elegante con accenti contemporanei
Un salotto di fine secolo, raffinato ed elegante con accenti contemporanei: questo è Clotilde, una donna dall’allure affascinante che apre agli ospiti il suo salotto, accogliente e rilassante. Patron è Clemente Quaglia, un uomo che ha fatto della ristorazione la sua vita avendo gestito, per vent’anni, il ristorante “Clemente alla Maddalena”, sempre a Roma e che ha dato al ristorante il nome di sua madre, nella sua mente icona di savoir faire: una raffinata padrona di casa, sempre attenta alle necessità dei suoi ospiti, sempre pronta a offrire il meglio delle sue cantine, del suo cibo, dei suoi cocktails, una donna capace di creare magiche tavole conviviali dove trascorrere momenti di grande bellezza. Aperto per pranzo e dall’aperitivo serale a tarda notte, è il luogo ideale per lunghe e piacevoli serate tra amici o intime cene romantiche.
Una donna d’altri tempi elegante e raffinata, ma al tempo stesso moderna e con “quell’allure” irresistibilmente glamour, così è Clotilde, il nuovo ristorante in Piazza Cardelli in pieno centro, a pochi passi dalle grandi bellezze di Roma, tra Piazza Navona e l'Ara Pacis, tra il Pantheon e Piazza di Spagna. E come una donna piacevole e accogliente, Clotilde – Tradizione & Spirtits – aprirà il suo salotto il 10 marzo e farà trascorrere ai suoi ospiti rilassanti momenti, per sentirsi a casa fuori casa in compagnia di una buona cucina di tradizione laziale, un profumato calice di vino e una ricca selezione di cocktail.
Clotilde – il salotto romano in cui rilassarsi ogni giorno. L’idea di Clotilde è nata proprio per regalare agli ospiti ciò che Clemente stesso ama trovare recandosi al ristorante: un servizio piacevole per il pranzo e un luogo ove portare amici durante le lunghe sere romane o trascorrere romantici momenti, assaggiando piatti di tradizione corretti secondo un gusto contemporaneo, (cioè alleggeriti nei grassi grazie alle tecniche di cottura) e utilizzando selezionati prodotti provenienti dalla campagna di Roma, Latina e Frosinone (zone natie di Clemente). "Vivo sempre fuori casa e, anche quando non lavoro, ceno e pranzo al ristorante – afferma Clemente Quaglia – così ho voluto creare un luogo ove chi, come me, è sempre in giro, potesse mangiare anche tutti i giorni, con prodotti di ottima qualità e grande piacevolezza per lo spirito e il corpo". La tipologia dei prodotti, lo stile di cucina semplice e rilassato che predilige i sapori rassicuranti della tradizione che ben conosciamo e amiamo, fa di Clotilde il luogo da frequentare anche ogni giorno: la tavola di una persona amica, arricchita però dal glamour dell’architettura e del design che è stato curato dall’architetto Danilo Maglio, da un servizio fresco e giovane (tutto lo staff è sotto i 30 anni, tranne i responsabili di sala e cucina), da un cocktail bar intimo e rilassante.
Clotilde – Il design. E come in una casa, tutto è curato in ogni minimo dettaglio, rispettando però il luogo e la struttura del palazzo, lasciando ad esempio a vista le volte a botte storiche in mattoni e creando il giusto equilibrio con arredi e illuminazione dal design anni '50 e ‘60 accostati a elementi e geometrie pure. Un sapiente gioco di epoche storiche, forme, materiali e colori ad opera dell’architetto Danilo Maglio che ha giocato con i colori classici del giallo senape, del blu cobalto, del celeste carta da zucchero del velluto e della pelle scelta per divani e poltrone, con il ferro del bancone bar e della “tenda” metallica che separa la zona ristorante dal bar.
Infatti varcata la soglia di Clotilde, ci si trova nella zona cocktail dove un grande bancone con alti sgabelli e comode poltrone e pouf accoglieranno i clienti per sorseggiare qualche drink come Daiquiri, Kir Royal, Bloody Mary da accompagnare con piccoli assaggi della cucina come i mini hamburger con chip o il tris di Suppli (mozzarella e pomodoro, cacio e pepe, vegetariano). Superata la trina in ferro battuto, realizzata artigianalmente, si entra nella sala dove due differenti mise en place (con tovagliato e senza) crea un gioco asimmetrico, proprio come in una casa. Carta da parati geometrica, tavoli in cristallo e ferro, bicchieri di cristallo sfaccettato, illuminazione sui tavoli e opere d’arte di artisti della Galleria d’arte Arturarte Contemporanea donano a Clotilde il calore della magione di questa donna frizzante e raffinata.
I gruppi di amici troveranno il luogo prefetto ove accomodarsi nei tavoli tondi con apparecchiature con tovaglie in tessuti naturali mentre sul resto del locale i tavoli di vetro scuro specchiati, regaleranno quel tocco sofisticato da bistrot newyorchese.
Clotilde – la cucina e la sala. La scelta dello Chef Giorgio Baldari da parte di Clemente Quaglia è stata dettata dal voler dare una continuità anche in cucina del concetto di accoglienza prediligendo piatti semplici e di grande suggestione. Lo Chef Giorgio Baldari, Cuoco di Terra Madre e dell’Allenza, ha ideato per il Clotilde un menu che rispetti i principi di Slow Food del buono, pulito e giusto ponendo estrema cura nella scelta dei prodotti: la carne proviene da Angelo Feroci, la pasta fresca (solo la base, mentre le paste ripiene vengono chiuse “in casa”) dal Pastificio Secondi, i pomodori sono di Travaglini, i tartufi sono di Savini, il riso è Zaccaria.
Questo ha dato vita a un menu alla carta (sia per pranzo che per cena) con un ampia proposta di piatti di tradizione in cui si fa un grande uso di materie prime del territorio laziale, con una particolare predilezione per le zone di Roma, Latina e Frosinone. Tra i piatti citiamo Tre polpette di una volta (di manzo al pomodoro, di vitello alla picchiapo', di agnello con carciofi), Fondente di steccata di Morolo con broccoletti ripassati e salsiccia, Schiacciata di patate ed erbe di campo al formaggio conciato e guanciale di suino nero, Ravioli di coda nella sua salsa con pomodoro, pecorino e sedano croccante, Paccheri con fagioli, cozze e cotica soffiata al pecorino, Costolette di agnello panate e fritte con salsa di cacio, limone e uova, Polpo alla griglia con peperone crusco e patate all'olio di frantoio.
In sala Paolo Falchi che forte della sua esperienza in grandi e prestigiose strutture coordinerà una squadra formata da ragazzi e ragazze giovani, ma pieni di passione che offriranno un servizio fresco e piacevole.
Da venerdì 10 marzo in Piazza Cardelli, 5/A (angolo via della Scrofa) – Roma