Governo, dove non poté l’Iva potrà l’Ilva?
Duro scontro in Cdm, Di Maio ammette di non poter più controllare i gruppi parlamentari. E anche la pazienza di Mattarella sta finendo
Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri il seguente profluvio di dichiarazioni e rumours inerenti il caso dell’ex Ilva di Taranto:
a) ArcelorMittal «va obbligata a restare a Taranto» (il capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, che sarebbe anche il Ministro degli Esteri, cioè il capo della nostra diplomazia: e che, per giunta, non si è neanche inventato niente, visto che lo stesso concetto era già stato espresso, per di più in termini molto simili, dal segretario Pd Nicola Zingaretti).
b) «Nessun cedimento, lo scudo penale non deve ritornare. A Palazzo Madama siamo pronti a votare contro, costi quel che costi» (i senatori dissidenti del M5S che, secondo un retroscena de Il Messaggero, privilegeranno la linea del "muoia Sanson con tutti i Filistei").
c) «Non controllo i gruppi parlamentari» (di nuovo il leader pentastellato che, come riportato ancora da Il Messaggero, lo avrebbe candidamente ammesso in Consiglio dei Ministri per far capire quanto sarebbe rischiosa per la sopravvivenza del BisConte la possibilità di ripristinare l’immunità per la multinazionale indiana).
d) «Quando si ha un ruolo pubblico bisogna essere al servizio dei cittadini» (sempre Giggino che, intervistato al Forum dell’ANSA, fa la morale al leader di Italia Viva Matteo Renzi. Lui).
e) «Serve un atto di responsabilità di tutte le forze politiche. Dalla mia all’ultima forza di opposizione. È una questione di interesse e di sovranità nazionale» (il Ministro dello Sviluppo economico, il grillino Stefano Patuanelli, nell’informativa alla Camera in cui ha implicitamente ammesso che, senza il soccorso del centro-destra, la maggioranza rosso-gialla non riuscirà mai a far approvare le misure necessarie a dissuadere ArcelorMittal dai suoi propositi di disimpegno).
f) «Perché la Lega di Salvini ha investito 300mila euro in obbligazioni di ArcelorMittal? Salvini, come al solito, piuttosto che rispondere preferisce scappare. Eppure, secondo diversi organi di stampa, il suo partito avrebbe investito soldi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, non solo su obbligazioni ArcelorMittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali mondiali» (i portavoce del Movimento 5 Stelle in Commissione Attività produttive alla Camera, dimostrando di aver compreso appieno la necessità di trovare sponde nell’opposizione per evitare il tracollo del Governo – e salvarsi la poltrona; oltretutto, i geni si beccheranno anche, assieme a Repubblica e Fatto Quotidiano, l’annunciata querela del Capitano, perché anche alle farneticazioni c’è un limite).
g) «Risolvete subito le crisi industriali», comprese le vertenze Alitalia e Whirlpool (il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe scelto i suoi toni soavi per far capire al bi-Premier Giuseppe Conte che perfino la sua pazienza sta finendo).
h) «Qui è in gioco il destino di Taranto, della Puglia e del Paese intero» (il Ministro dell’Agricoltura, la renziana Teresa Bellanova, sbottando in Cdm dopo la decisione dell’ex Avvocato del popolo di schierarsi sulle posizioni del MoVimento).
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo dall’uso di termini quali “ambulanza”, l’affermazione del leader dem Zingaretti secondo cui sull’Ilva non c’è nessun rischio crisi per il Governo.
Foto del Presidente Conte dal sito del Governo.