Draghi, presidente degli haters e la strategia del “Divide et impera”
Il premier stesso si è fatto carico di sostenere la campagna di odio contro i non vaccinati, accusandoli di colpe inesistenti
Le varianti del virus hanno dimostrato che la vaccinazione, imposta dal Governo, non dà i risultati attesi. Ma i veri esperti questo l’avevano previsto. Ci hanno ingannati, dicendo che il vaccino ci avrebbe protetti per sempre, ma in realtà la protezione dura solo qualche mese.
E quindi via ai richiami ripetuti, infischiandosene del fatto che l’Agenzia europea del Farmaco avverte che i richiami ravvicinati possono danneggiare il sistema immunitario.
Ci hanno ingannati, terrorizzandoci con l’enorme numero dei morti, per poi ammettere – lo stesso Ministero della Sanità – che quei numeri erano gonfiati. Esattamente come sono gonfiati oggi, lo dice il dottor Bassetti, i numeri dei ricoverati nelle terapie intensive.
Sacrificare i bambini
I dubbi su questo vaccino non li hanno sollevati i “no vax”, ma studiosi di chiara fama, come il prof. Malone, inventore della tecnologia a base mRna che viene utilizzata da questi “vaccini”. Malone e persino la Pfizer hanno sconsigliato di somministrare il vaccino ai bambini. Ma il Governo vuole vaccinare anche i neonati e il popolo, che segue il Governo fideisticamente, accetta come Abramo di sacrificare i figli al volere divino.
La falsa narrazione
La narrazione degli organi di informazione, lautamente finanziati dal Governo, cerca di dimostrare, con numeri buttati a caso, che senza il vaccino saremmo stati sterminati. Ma il caso dell’Africa, dove il vaccino non è mai stato distribuito, dimostra che nonostante le previsioni catastrofiche, in Africa non sta morendo quasi nessuno di Covid–19.
L’altra parte della narrazione è che chi non si vaccina rischia la vita. Anche questa affermazione si basa su dati non verificabili, perché non si sa se il rischio riguardi tutti i non vaccinati o solo quelli che rientrano tra i soggetti fragili. Ognuno di noi conosce persone non vaccinate che sono sopravvissute al virus semplicemente curandosi a casa in modo tempestivo. Infatti il Prof. Galli, risultato positivo nonostante la tripla dose, si sta facendo curare a casa.
Gli incapaci al Governo
Un Governo serio, superata la fase emergenziale, avrebbe spinto i cittadini ad applicare i canoni fondamentali della prevenzione: mascherine, distanziamento – meglio ancora l’areazione forzata dei locali – e vitamine, che alimentano il nostro sistema immunitario.
Un Governo serio, vista l’esperienza di alcuni medici di base, che hanno salvato dal virus tutti i loro pazienti, curandoli tempestivamente a casa, avrebbe messo mano alla riorganizzazione del sistema sanitario territoriale, implementando il personale e le strutture di cura e cogliendo l’occasione per aggiornare e riqualificare i medici di famiglia, trasformandoli da “distributori di ricette” in professionisti capaci di curare con competenza e tempestività i propri assistiti. Magari, con l’occasione, riequilibrando l’assurdo rapporto che vede un medico assistere, si fa per dire, duemila assistiti.
Un Governo serio avrebbe utilizzato le enormi risorse a fondo perduto, messe a disposizione dall’Unione Europea, per migliorare la sanità pubblica con effetti duraturi. Lo stesso Governo, se convinto della validità del vaccino, avrebbe avviato una campagna di persuasione per indurre i cittadini a vaccinarsi, informandoli correttamente su rischi e vantaggi, lasciando la libertà di scelta senza l’odioso ricatto della discriminazione sociale e della perdita del lavoro.
Nascondere gli errori dietro i nemici immaginari
Ma Speranza, “ministrello della paura”, ha scelto il vaccino come unica strada, perché somministrare è più facile che riorganizzare. E così si è fatto trovare ancora una volta impreparato, nonostante gli esperti avvertissero da tempo dell’arrivo di una nuova ondata.
I cittadini, succubi dello stato emergenziale che non ammette il dissenso, anziché ribellarsi si sono fatti mettere gli uni contro gli altri: da una parte i bravi soldatini, vaccinati, da premiare con il Green Pass e dall’altra i ribelli, da punire con limitazioni della libertà e perdita del lavoro.
“Divide et impera”
Il “divide et impera” si sa, funziona meglio se si inventa un nemico da additare al popolo. E allora lo stesso Draghi si è fatto carico di sostenere la campagna di odio contro i non vaccinati, accusandoli di colpe inesistenti. Nessun leader democratico europeo aveva mai osato fare tanto.
Ecco l’ennesima bugia: i “no vax” starebbero intasando le corsie degli ospedali, occupando i posti destinati ai malati gravi che, per colpa loro, non verranno curati. Una bugia vergognosa che nemmeno Bassetti ha voluto avallare.
Ma sui social, luogo ideale di coltura degli “haters”, si inizia a sostenere che i non vaccinati sono dei criminali che non dovrebbero essere curati.
Secondo costoro, un cittadino, che con le sue tasse ha finanziato per decenni la Sanità pubblica, facendo in modo che venissero curati anche i peggiori criminali, non dovrebbe essere curato solo perché ha scelto liberamente, come prevede la Costituzione, di non sottoporsi a una terapia sperimentale.
Diritto di cura e odio strumentale
Secondo questa logica, quindi, tantomeno dovrebbero essere curati i fumatori incalliti, che contraggono il tumore dei polmoni o gli alcolisti, che contraggono la cirrosi epatica, perché, ben conoscendo i rischi, assumono sostanze dannose, peraltro vendute sotto l’egida del monopolio dello Stato.
Ma gli sciocchi odiatori del web sono figli dell’informazione falsata, che il Governo fomenta costantemente.
Questo Governo cerca di coprire la sua incapacità di riorganizzare la Sanità e di garantire le cure a tutti i cittadini, tentando di scaricare le responsabilità sui “no vax”, i quali rivendicano semplicemente l’innegabile diritto della libertà di cura, sancito dall’art. 32 della Costituzione che, come ribadito dalle sentenze, fa prevalere la salute dell’individuo sul generico interesse collettivo.
Istigare i cittadini a odiare le minoranze, siano essi ebrei, omosessuali, zingari, negri, comunisti, fascisti o “no vax”, è tipico dei regimi. Che lo faccia il governo dei migliori, anzi, di quel “migliore” che qualcuno vorrebbe addirittura come Presidente della Repubblica, è quantomeno sorprendente.